Diciamocelo: la RW, con l’acquisto dei diritti per la pubblicazione DC in Italia, ha fatto il colpaccio. Una neonata casa editrice si è ritrovata con una quantità di materiale ENORME, che già di per sé si porta dietro una fetta di pubblico non indifferente.
Il lancio dei New 52 ha, poi, fatto il resto.
Tuttavia, la RW sta cercando di evolvere la testata Lion, quella dedicata alla DC, e a maggio partirà quella che loro hanno chiamato “la quarta ondata” (dopo la prima, il lancio delle vecchie serie, la seconda, il lancio dei new 52, e la terza, l’aggiunta di linee come la DC dark).
Ma a questo giro, non si tratta solo di nuove pubblicazioni, ma cambieranno anche i contenuti di alcune testate già presenti sul mercato; prima di tutto, i titoli della linea Batman Universe passeranno da 8 a 6, mentre sulla linea DC Dark ruoteranno soltanto 5 titoli.
Ma il cambiamento più grande lo subirà la testata Wonder Woman & Freccia Verde, che cambierà titolo soltanto in Wonder Woman, dal momento che la serie di Oliver Queen cambierà sede. E cosa ci sarà al suo posto? Per 4 numeri, la miniserie The Ray, dopo… ancora non lo sappiamo, ma la RW assicura che si tratta di un personaggio che renderà la testata “il migliore antologico tra quelli che Lion propone in fumetteria”.
Ma che fine farà Oliver Queen?
Prenderà il posto della Justice League International in Justice League: una scelta fatta per presentare, in edicola, le avventure di Ollie, in previsione sia del ciclo di Lemire/Sorrentino (iniziato questo mese in America e che promette di rilanciare una serie che, con i new 52, aveva perso molto) e soprattutto in previsione della messa in onda, da parte di Italia 1, di Arrow, la serie tv dedicata all’arciere di cui già vi abbiamo parlato.
Questi sono i primi cambiamenti annunciati, ma ce ne saranno sicuramente altri, che noi vi riporteremo. Restate sintonizzati!
Il primo numero di Freccia Verde scritto da Lemire é semplicemente fantastico. Lo scrittore canadese (del quale consiglio anche Animal Man) ha restituito alla serie l’ atmosfera noir e underground che l’ aveva resa leggendaria, e che i suoi predecessori avevano inspiegabilmente accantonato, snaturando la filosofia della serie.
Un’ altra scelta narrativa che ha profondamente distorto il personaggio é quella di ringiovanirlo: il suo tratto distintivo era proprio la sua relativa anzianità, mentre ora é soltanto un giovane supereroe come (quasi) tutti gli altri.
A questo Lemire non ha ancora posto rimedio, e credo che non lo farà neanche in futuro, per spietate ragioni di marketing: nel telefilm Oliver é giovane, e quindi conviene che resti tale anche sulla carta stampata, per non spaesare chi passa dalla serie tv alla serie a fumetti.
Purtroppo ingerenze così pesanti di cinema e tv sui fumetti non sono affatto rare: ad esempio, in Spider Man 3 Peter aveva il costume nero, e quindi GUARDA CASO ricominciò ad indossarlo anche nel fumetto, dopo ANNI ED ANNI dall’ ultima volta. Almeno in quel caso l’ operazione pubblicitaria riguardava solo il costume, e quindi rimaneva nei limiti dell’ accettabile.
Spero che, quando il fenomeno della serie tv si sarà sgonfiato, noi lettori “tradizionalisti” riabbracceremo l’ Oliver che abbiamo sempre conosciuto.
Beh, dipende. Io mi sono avvicinato a Freccia Verde da poco, ed oltre a prendere i TP americani sto recuperando qualche serie vecchia.
Secondo me questo ringiovinimento può far bene al personaggio o, comunque, dare nuove possibilità alla serie, permettendo nuove storie o nuovi sviluppi…
Non avevo considerato la situazione sotto questo punto di vista. Ero così affezionato al “vecchio” Oliver (anzi, all’ Oliver vecchio) che non ero proprio riuscito a trovare un lato positivo nel suo ringiovanimento.
Spero che Lei abbia ragione riguardo al fatto che a lungo andare questa scelta si rivelerà vincente, e La ringrazio per la Sua risposta.
P.S.: Se vuole recuperare qualche vecchio numero di Green Arrow, Le straconsiglio l’ omnibus del Freccia Verde di Mike Grell, che la Lion pubblicherà a breve (se non ricordo male il prossimo mese). Semplicemente il miglior Oliver di sempre.