Final-Fantasy-XV

Non riesco a capire se Square-Enix assomigli più a un nobile decaduto o al ragionier Ugo Fantozzi: nessuna casa videoludica è riuscita a scontentare tanto i suoi fan e i suoi azionisti, negli ultimi anni, come la casa dei Chocobo.
Un ultimo episodio (FFXIII) né carne né pesce, un MMMORPG (FF XIV) indigeribile anche ai fan più talebani della saga, un progetto ciclopico (Fabula Nova Crystallis) capitolato come nemmeno la carriera da bomber di Adriano, fra outfit zozzi e tempi di sviluppo misurabili con formule note solo ai Signori dei piani inferiori, e una carriera da produttore fruttuosa in termini qualitativi (Deus Ex Human Revolution/Tomb Raider) ma, a detta della stessa società, insoddisfacente dal punto di vista dei risultati economici.

Gli unici prodotti che si sono salvati da questo tragicomico naufragio sono la serie di Kingdom Hearts e il lungometraggio FF: Advent Children. Esattamente le due fonti di ispirazione da cui Final Fantasy XV sembra volere ripartire.

Il protagonista di FF XV ...Ehm, no, aspetta, mi sono confuso.
Il protagonista di FF XV
…Ehm, no, aspetta, mi sono confuso.

Annunciato alla fiera E3 del 2006, Final Fantasy versus XIII (QUI un ricordo dei tempi dell’annuncio) era il gioco che aveva rimesso al mondo gli adepti della saga. Atmosfera stile giornata nuvolosa con il sole coperto, personaggi malinconici dal taglio improbabile, perfetti per essere cosplayzzati alla prossima fiera di #qualsiasicosavabenebastapossavestirmiinqualchemodocool, ambientazione fantascientifica ma in maniera sobria, con un colpo d’occhio alla FFVII che non guasta mai, e, infine, una marea di spade. Spade, spadini, spadoni, spade volteggianti, spade ovunque. Esattamente come in Advent Children.

Una spada che ha dentro un'altra spada, che regge un'altra spada, in cui si incastra un'altra spada che...basta io ci rinuncio.
Una spada che ha dentro un’altra spada, che regge un’altra spada, in cui si incastra un’altra spada che…basta io ci rinuncio.

E andava bene così. Perché FF è un fenomeno di costume oltre a essere intrattenimento puro. Non c’è nulla di male in questo, l’importante è che il risultato sia curato, la direzione artistica ispirata e l’affresco finale imponente oltre che dalle velleità epiche. Versus sembrava essere tutto questo. Una degna spremuta di fantasia, tanto che Square-Enix pensò subito di affossare queste residue speranze posticipando a oltranza la data di uscita, evitando di rispondere direttamente alle domande sul titolo trasformandolo così in un clamoroso vaporware per dedicare i suoi soldi a progetti fondamentali per la razza umana come Theatrhythm Final Fantasy.

Perché non una versione di Monopoli con i personaggi di Final Fantasy e Dragon Quest allora? Ah, ecco, mi pareva.
Perché non una versione di Monopoli con i personaggi di Final Fantasy e Dragon Quest allora? Ah, ecco, mi pareva.

E arriviamo finalmente a oggi; fiera internazione del videogioco di Los Angeles, conferenza Sony, il viso tondeggiante da nerd navigato di Tetsuya Nomura appare sullo schermo e dopo:

Per quanto la scritta “this is a fantasy based on reality” mi faccia notevolmente sorridere il resto del trailer è una gioia per il cuore. L’ambientazione è ancora più affascinante di quello che si era visto in precedenza, frutto di un sapiente lavoro di fusione di motivi fantascientifici e magici, senza scadere negli eccessi del tredicesimo capitolo. L’inizio lento traghetta lo spettatore a un’improvvisa esplosione di dinamismo che lascia trasparire la prima vera, grande, novità: Final Fantasy XV è un gioco action.

Questa volta non sbaglio: ecco Noctis, il protagonista.  ...DOH!
Questa volta non sbaglio: ecco Noctis, il protagonista.
…DOH!

La serie aveva già provato a liberarsi dai vincoli di un sistema di combattimento a turni, ma i risultati non erano stati certamente esaltanti. Complice la paura di deludere lo zoccolo duro dei giocatori, c’eravamo sempre trovati davanti a modalità di ingaggio ibride, pensate per non scontentare nessuno, addirittura ispirate a quelle dei giochi di ruolo online (FF XII). Stavolta sembrerebbe che al designer Tetsuya Nomura non siano stati posti vincoli di sorta, e la differenza è immediatamente tangibile. Nomura porta avanti il percorso intrapreso con Kingdom Hearts, alla ricerca di un combat system sempre frenetico e ad alto tasso di spettacolarità. Noctis (il protagonista emo, cifra stilistica del designer) è in grado di compiere scatti e schivate a una velocità che farebbe invidia a Ichigo di Bleach (senza farsi mancare l’immagine residua su schermo, in pieno anime-style), switchando con disinvoltura diverse spade con tanto di animazioni personalizzate per ogni arma.

Se vi state chiedendo come possa tagliare qualcosa quell'arnese non guardate da questa parte.
Se vi state chiedendo come possa tagliare qualcosa quell’arnese non guardate da questa parte.

Come detto in precedenza, le spade tornano ad avere un ruolo centrale: non solo infatti si dimostrano protagoniste della scena più volte, sfoggiando un design molto variegato, quando grezzo e basilare, quando eccessivo e assurdo, ma influenzano anche realmente il gameplay di gioco. Noctis sarà in grado di telestraportarsi lanciando la sua lama da una parte all’altra dello schermo, portando l’azione da un piano orizzontale a uno verticale. Una volta piantata la lama sul muro, infatti, il protagonista apparirà subito attaccato all’elsa, permettendo al giocatore di concatenare più fendenti in maniera creativa e meno guidata.
Altro aspetto mutuato da Kingdom Hearts è quello dei due compagni di supporto, un tiratore biondo e un rude spaccino. Pur non direttamente controllabili, almeno basandosi su quello che è stato mostrato fino a oggi, i due personaggi aiutano in combattimento il protagonista esattamente come Goofy e Donald Duck con Sora, rendendosi anche partecipi di mosse in tag. In un altro trailer, focalizzato sul gameplay, rilasciato da Square-Enix sempre alla fiera, è possibile ammirare il trio mentre disarma e, successivamente, affetta un Titan/Gigante di Ferro, con un perfetto gioco di squadra.

Il dinamismo non è l’unico elemento che giova al tasso di spettacolarità generale: una regia impeccabile e delle situazioni di gioco che sembrano fare tesoro delle lezioni impartite in questa generazione da titoli come God of War sono una componente fondamentale del mosaico generale. Un colossale Leviathan svetta su un oceano di rovine mentre Noctis è impegnato a trovare degli appigli per non cadere nel vuoto, intere colonne portanti franano sottomesse alle artigliate di un Behemoth, lo sfarzoso palazzo del protagonista non resiste alla foga di un inatteso assedio. Con FF XV si torna a respirare l’aria del colossal, del prodotto pensato per diventare un punto di riferimento del settore.
A questo proposito Il motore di gioco (un ibrido tra il vecchio Crystal Tools e il nuovo Luminous Engine?) sembrerebbe funzionare egregiamente con animazioni fluide, modelli di personaggi convincenti, colpo d’occhio e effetti di luce notevoli. Persiste ancora il poco piacevole effetto “patina lucida”, ma è attenuato dalle sfumature di grigio scelte per caratterizzare l’estetica globale.

"Il nuovo pesciolino rosso un cazzo"
“Il nuovo pesciolino rosso un cavolo”

Final Fantasy XV uscirà (si spera presto) per Ps4, Xbox One e, probabilmente, Ps3. Sarà il progetto più ambizioso mai curato da Tetsuya Nomura e dovrà confrontarsi con almeno un avversario diretto di grande spessore: il nuovo Jrpg di Monolith Soft (Xenoblade Chronicles), previsto per il 2014 per WiiU e presentato con il nome di X.
Se le vicende prima riportate però ci hanno insegnato qualcosa è che il più grande rivale di Square-Enix non è altri che Square-Enix stessase la casa di sviluppo riuscirà a rinnovare una formula ormai persa tra i flussi della memoria, senza farsi spaventare dal leggendario blasone della serie, il risultato non potrà che essere uno.

Ancora un ultimo colpo, ancora una possibilità; noi fan saremo anche un po’ fiaccati ma non possiamo rassegnarci al fatto che sia già stato detto tutto il possibile, abbiamo, nonostante tutto, sempre la voglia di credere in una nuova, maestosa, Fantasia Finale.

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