Quando inaugurammo questa rubrica l’idea di fondo era quella di parlare di vecchi videogiochi senza però andaarci a buttare sui grandi classici… tutti buoni a scrivere un articolo su quanto sono fichi Donkey Kong Country o Resident Evil 2; ed è proprio su questa scia che oggi andiamo a parlare di Gabriel Knight 3 e NON dei suoi ben più famosi  predecessori.

gk3_2Il gioco, il cui titolo originale è “Gabriel Knight 3: blood of the sacred blood of the damned” è giunto in Italia nel lontano 1999 col titolo “Gabriel Knight 3: Il mistero di Rennes-le-Château” (a cui, come se non bastasse, hanno aggiunto il sottotiolo “Il mistero macchiato di sangue”).

Come il nome ci suggerisce è il terzo episodio di una serie di avventure grafiche (iniziata nell’ancor più lonano 1991) che ha come protagonista il buon Gabriel Knight: fortunatamente gli episodi non sono collegati tra loro (se non per qualche riferimento) e possono benissimo essere giocati indipendentemente l’uno dall’altro – io stesso non ho mai giocato al 2, ad esempio. Si tratta di una serie storica nel campo dei punta e clicca ma che, a differenza di altre, non faceva dell’umorismo il suo punto di forza bensì si è sempre contraddistinta per le tematiche molto forti e adulte.

In particolare in questo terzo episodio il nostro Gabriel (che è un bibliotecario/occultista/filosofo/giornalista) si troverà a scontrarsi, come puntualmente ci spoilera il titolo titaliano, col cosiddetto “mistero di Rennes-le-Château”. Vi ricorda nulla questo nome? E se vi dico che ha a che fare col Santo Graal?

Ma porca vacca questa è la storia del Codice Da Vinci!!!!

Ebbene si, la storia di fondo è la stessa… solo che questo videogioco esce 5 anni PRIMA del famoso libro e, a differenza di esso, è scritto bene. In realtà entrambi si ispirano alla stessa leggenda (narrata in questo saggio) di Maria Maddalena, il priorato di Sìon, il giochino di parole Santo Graal/Sangre Real… i personaggi ovviamente sono diversi ma la storia è quella; oggi, dopo la cagat il libro (e conseguente film) di Daniele Marrone una storia del genere appare addirittura banale ma vi garantisco che all’epoca era una cosa straordinaria e assolutamente NON scontata –  per più di metà gioco il protagonista (e di conseguenza il giocatore) è convinto di indagare su tutt’altro, ed è solo raccogliendo inizi che mano a mano si inizia a capire dove la trama vuole andare a parare… shocking!

gk31
Gabriel entra nella chiesa di Rennes-le-Château

Per il comparto tecnico c’è poco da dire: si tratta del tipico 3D di fine anni ’90, quello alla Tomb Raider, applicato però ad un genere (l’avventura grafica) che fino ad allora era sempre rimasto confinato nel 2D stile cartoon o addirittura nello stile “pixelloso”. Se dovessi muovere una critica direi che il sitema di gioco rende un po’ macchinoso da manovrare il protagonista e che alcuni ambienti sono troppo scuri (o troppo luminosi); nulla di grave, però. Gli enigmi sono abbastanza difficili da risolvere ma sempre abbastanza realistici (con qualche eccezione tipo il dover mettere del nastro adesivo sotto una staccionata così i peli del gatto che la attraversa ci rimmarrano appiccicati e Gabriel potrà usarli a mo’ di baffi finti). Insomma, non è un gioco per tutti – anzi, a tratti è anche piuttosto pesante ma se vi piace il genere investigativo vi assicuro che merita. Se invece siete fan di avventure grafiche quali Monkey Island, Day of the Tentacle e Broken Sword e apprezzate il loro umorismo avete sì buon gusto ma probabilmente Gabriel Knight non fa per voi. Mi spiace.

P.S.

Devo anche dirvi dove trovarlo? Ma ovviamente anche questo gioco è quasi impossibile da emulare (causa motore grafico del piffero) e dobbiamo ancora una volta rivolgerci al mitico good old games. Non fatevi spaventare dal fatto che gog ha solo la versione inglese: se andate sul forum del sito troverete abbastanza in fretta un topic che vi indica dove trovare la traduzione italiana…

 

Alla prossima!

Venerdì retro – Gabriel Knight 3
Tag:                     

3 pensieri su “Venerdì retro – Gabriel Knight 3

  • 7 Marzo 2014 alle 14:53
    Permalink

    Ho la versione originale, mi ricordo che risolvendo gli enigmi guadagnavi dei punti per avanzare nella storia. Comunque bel gioco, molto ben fatto, mi bloccai nel punto in cui dovevo fregare il passaporto al socio mentre si mangiava la caramella xD peccato…

    Rispondi
    • 7 Marzo 2014 alle 14:56
      Permalink

      Ce l’ho anch’io la versione cd da qualche parte e anch’ìo mi bloccai in quel punto preciso (tra l’altro è quasi all’inizio).. poi trovati una rivista con le soluzioni XD

      Rispondi

Rispondi