Questa rubrica è mia. MIA, CHIARO? Ammazzerò chiunque oserà…no, fermi. Io vi…

Bene.
Adesso che l’ordine e la pace sono stati, civilmente, ristabiliti, posso finalmente inaugurare la nuova rubrica della vostra esperienza nerd preferita: Lunedì d’artista.

Come si può facilmente intuire dal titolo, ogni lunedì (AHAHAHAHAH) ci premureremo di farvi una panoramica di un artista (leggi: grafico, disegnatore, fumettista, illustratore), in qualche modo correlato alla sfera di interessi comunemente marchiati come “roba da nerd”. Quindi, sintetizzando: parecchie immagini, qualche considerazione sullo stile del figuro di turno, due o tre dritte sul materiale da recuperare disponibile.

Spacchiamo subito il ghiaccio con: Katsuya Terada.

Terada

COMPRATE MANGA ECCESSIVI

Wikipedia ci viene in aiuto informandoci che Katsuya Terada è un illustratore giapponese originario della città di Tamano, Okayama, attivo nel mondo dei manga, dell’animazione e dei videogiochi, principalmente con il ruolo di character-designer (i creatori dello stile grafico dei personaggi).

Conoscete il lungometraggio animato BLOOD THE LAST VAMPIRE? Bene, farina del suo sacco.

blood_movie_poster

Quello che mi fa amare Terada è il suo stile assolutamente anarchico: sfogliando le sue opere  sembra di venire a contatto con diversi personaggi, ciascuno con un gusto e un tratto diverso. Quest’uomo assorbe influenze disparate come una spugna, spaziando da Europa a Korea, le mastica per bene e poi le sputa addosso all’utente con una violenza assolutamente non filtrata.

Vi sembra Moebius, giusto? Invece è Terada.
Vi sembra Moebius, giusto? Invece è Terada.

Nella sua opera fumettistica più famosa (anche se ancora priva di una reale conclusione) Saiyukiden, edita in Italia da J-Pop in due volumi, il disegnatore reinterpreta le vicenda narrata nel classico della letteratura cinese Il viaggio in Occidente (sì, quello che ha ispirato, praticamente, qualsiasi cosa tra cui Dragon Ball) concentrando, in poche tavole, un vortice trascinante di bizzarrie e mostruosità.

Saiyukiden

Saiyukiden è uno di quei fumetti stupendi anche solo da sfogliare; figlio di una fantasia malata difficilmente contenibile caratterizzata da una sessualità prorompente e un uso della violenza continuo, quasi, liberatorio. Un’orgia visiva che sovraccarica la lettura e stordisce il suo lettore.

Saiyukiden2

Quella di Terada è anarchia prorompente e divertita, che se ne infischia delle regole del buongusto e ignora ogni genere di sobrietà. Un vistoso dito medio teso in faccia a tutti, come si può notare facilmente facendo riferimento a  un’altra sua opera pubblicata in Italia con il titolo di Il Cammello che ride (D/books, 2008, volume unico).

IlCammellocheRide1

Le storielle con protagonista il guitto Rakuda (come specificato anche nell’edizione italiana, il termine “rakuda”, in giapponese, significa cammello, mentre “raku” indica una persona edonista e dalle soluzioni sbrigative, come il personaggio in questione), diventano un pretesto per mostrare ogni tipo di efferatezza e perversione sessuale con un taglio sempre divertito e pervaso da un senso dell’umorismo grottesco; il tutto viene narrato usando uno stile di disegno assolutamente schizofrenico, incapace di rimanere fedele a se stesso per più di due pagine di fila.
Si passa da momenti alla Sin City, a scene di sesso estremo da Hentai puro, a passaggi in cui le fonti di ispirazione si confondono talmente tanto da diventare impossibili da individuare (figuratevi che, a me, in certe scene, è sembrato di rivedere Pratt). Un coito ininterrotto, in cui Terada butta fuori tutto, ma proprio tutto, il suo mondo.

Il cammelo che ride

Altri lavori da segnare nella lista dei recuperi? Purtroppo non è facile, la produzione narrativa del folle giapponese è abbastanza limitata e, oltretutto, non tutti i suoi lavori sono stati portati nel nostro ridente stivale.
Potete rintracciare una sua storia breve nella raccolta Manga of The Dead (volume unico, GP Publishing), mentre non vi sarà difficile trovare qualche artbook cercando magari su Amazon o Bookdepository, fra cui, lo stupendo, Ten – 10 Year Retrospective. In alternativa, potete ammirarlo, semplicemente, sbirciando l’indirizzo Tumblr.

Locandina giapponese di Pacific Rim, richiesta a Terada direttamente dal regista Guillermo Del Toro.
Locandina giapponese di Pacific Rim, richiesta a Terada direttamente dal regista Guillermo Del Toro.

Perché amare questo artista? Se vi annoiate facilmente o faticate a trovare qualcosa interessante per un tempo più lungo della pausa caffè, Terada è il vostro uomo. Vulcanico, bizzarro e incapace di moderarsi, l’autore giapponese vi stupirà sempre e comunque… a vostro rischio e pericolo.

 

 

Lunedì d’artista – Katsuya Terada

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