Spero non abbia bisogno di presentazioni – è lui, il mitico, l’unico, l’originale: è Sampei! O Sampei, tanto è uguale.

Sampei (e non SaMpei… quella con la m è un’italianizzazione, i giappi non hanno quella cosa della N che non può precedere la B e P – pure Wikipedia sbaglia, stavolta) è un simpatico ragazzo giapponese di 13 anni (eh sì, i giappi c’hanno la fissa con ‘sta storia che se a 15 anni già non hai conquistato il mondo, non sei nessuno) fissato, ma proprio fissato forte, con la pesca.

Anche più di quanto un comune adolescente possa essere fissato con la f*ga.

No, sul serio. Sampei è una serie animata realizzata nel 1980 e approdata in Italia per la prima volta nell’82 – è tratta dall’omonimo manga di Takao Yaguchi del ’73 che a quanto mi risulta non è mai giunto in Italia (forse addirittura neanche in USA). Parla appunto di questo ragazzo con la passione per la pesca che, più che a catturare il pesce in sé, è interessato alla filosofia e agli insegnamenti di vita che si possono trarre da questo sport (e altre vaccate del genere).

Insieme a lui ci sono (una ragazzina amica di Sampei) e il mitico , che l’ha allevato da quando il padre è scomparso mentre era a pescare in giro per il mondo… non capirò mai perchè nei manga i genitori dei giapponesi sono soliti sparire così, ma nessuno sembra preoccuparsene troppo, neanche Sampei stesso.
Altro personaggio fondamentale nella serie è l’amico Pyoshin (o Gyoshin), un esperto pescatore che farà da mentore al protagonista e che ha una cicatrice sull’occhio che fa tanto mistero.

Vabe’, poi si scoprirà che la cicatrice se l’è fatta quando da bambino suo padre l’ha agganciato per sbaglio con l’amo da pesca…

L’anime prosegue così, snodandosi per 109 puntate in cui Sampei ogni volta cerca di catturare il pesce leggendario di turno, di vincere il torneo, ecc ecc. Si tratta quasi sempre di episodi autoconclusivi, e (almeno per come ci sono arrivati qui in Italia), non hanno un ordine preciso.

Caro Rufy, io il cappello di paglia ce l'ho da prima che diventasse mainstream
Caro Rufy, io il cappello di paglia ce l’ho da prima che diventasse mainstream

O meglio: ce l’avrebbero, visto che alcune puntate possono essere ordinate grazie a dei collegamenti, dei riferimenti ad episodi precedenti ma niente di più; spesso, inoltre, questi collegamenti sono sparsi in puntate mischiate totalmente a caso. Non è insolito vedere Sampei pescare il leggendario megapesce di turno con la mitica tecnica del lancio zen dell’esca sacra e poi due episodi dopo vederlo a bocca aperta guardare un mulinello, chiedendosi cosa sia cotanto mistico oggetto.

Ma insomma, come finisce Sampei?

Come avrete già capito, non ha un vero e proprio finale. L’episodio 109 è un episodio come un altro, non dice niente di più. L’unico episodio che somiglia vagamente ad un finale è il n.74 (intitolato “la ricerca disperata”)… episodio tristissimo, se volete potete trovarlo qui: io comunque ve ne riassumo la trama in breve.

Il nonno Ippei a inizio puntata cade (manco a farlo apposta, stava pescando) facendo un volo pazzesco e finendo mezzo morto in un torrente con la testa sfracellata. Viene portato di corsa in ospedale e operato d’urgenza: Sampei ovviamente, preoccupato, si precipita a trovarlo mentre Yuri avverte Pyoshin del fattaccio. Il nonno intanto, in preda ai deliri, inizia a chiamare suo figlio dicendogli di non dire nulla della disgrazia a Sampei (che si trova al suo capezzale). Il ragazzo a ‘sto punto si ricorda di avere un padre e inizia a chiedere con insistenza al nonno se sa qualcosa. Puntuale come le tasse arriva Pyoshin che rivela che, durante tutti i viaggi in cui accompagnava Sampei a pescare in giro per il Giappone, ha pure svolto delle indagini su suo padre ma non gli ha mai detto nulla perché si era ripromesso di farlo quando il ragazzo l’avrebbe scoperto da solo.

Ah, non ve l'ho detto? Pyoshin è pure avvocato e maestro di sciabola, tanto che in una puntata menerà dei malviventi usando la canna da pesca a mo' di spada. In ogni caso questo non c'entra niente con le indagini, ma mi premeva dirlo comunque.
Ah, non ve l’ho detto? Pyoshin è pure avvocato e maestro di sciabola, tanto che in una puntata menerà dei malviventi usando la canna da pesca a mo’ di spada. So che non c’entra niente con le indagini, ma mi premeva dirlo.

Scatta quindi il megaflashback in cui il misterioso Pyoshin va in giro con una foto a chiedere “ehi, conosci questo tizio?” a dei pescatori a caso: ogni tanto qualcuno gli dà qualche informazione, da cui emerge che il padre di Sampei era un fissato con la pesca, giramondo, un solitario, un silenzioso. Questo anche prima di perdere la memoria e dimenticarsi tutto del suo passato… tutto tranne la passione per la pesca. Era talmente figo che riusciva a prendere all’amo le rondini (sì, avete capito bene, rondini, gli uccelli…le prendeva con la canna da pesca). Purtroppo va sempre in giro spostandosi da un luogo all’altro, e non sono mai riusciti a beccarlo.

Tra l’altro, botta di sfiga pazzesca, Pyoshin proprio poche ore prima, in auto, aveva incrociato il padre di Sampei che camminava lungo la strada. Però un po’ non era sicuro, un po’ andava di fretta per l’emergenza (stava correndo in ospedale) e non si è fermato: mannaggia! Meno male che questo a Sampei non l’ha detto…

… scatta la ricerca, ma ancora una volta lo sfuggente smemorato sembra essere scomparso nel nulla. In mezzo c’è una mini-storia di pesca, poi l’episodio prosegue con Pyoshin che convince Sampei a partire insieme a lui per un viaggio alla ricerca del padre: chiesto e ottenuto il permesso del nonno, la puntata si conclude con una carrellata di immagini di pesca a simboleggiare il futuro dei due, con Sampei che fa con la mano il segno di vittoria.

FINE.

Eh sì, purtroppo è così. Questa è la cosa che più somiglia ad un finale, per Sampei.

E il manga? Come ho già detto, non credo sia mai uscito dal Giappone ma per quanto sia riuscito a scoprire, non aggiunge granché alla storia. Nel 2004 però, anche in Italia, sono usciti 4 volumetti “extra”… episodi aggiuntivi, che non risolvono la questione.


 

P.S.

I ragazzi di Sampeifanclub (che ringrazio: molte delle informazioni scritte in questo articolo le ho prese da lì) stanno ancora cercando di svelare il mistero dietro al finale di questa (a modo suo) magnifica serie: sono riusciti a trovare le scan giapponesi e a scoprire che, nel ’73, furono pubblicati due volumi che avrebbero dovuto “concludere” la storia in sospeso. Questi miti sono riusciti a reperire le scan pure di quelli ma… nessuno sa leggere il giapponese! Solo basandosi sui disegni sono riusciti desumere che il nonno in effetti muore, e che forse Sampei incrocerà il padre a una gara di pesca, ma i due non si riconosceranno… chiudo il post quindi con un appello: se sapete il giapponese (o conoscete qualcuno che lo sa leggere) contattate i ragazzi di sampeifanclub ed aiutateli a scoprire il finale del manga in questo topic!!

E mi raccomando, ditegli che vi mandiamo noi di Nerdexperience 😉

Ciao!

Le Oscure Trame – Sampei
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