Per quanto io sia stato critico nella precedente recensione, mi sono comunque guardato la seconda stagione di questo dramma scifi e quasi sicuramente continuerò, non tanto per la trama o per l’ambientazione ( che ritengo, come ho già detto nella precedentemente, un’accozzaglia di generi che oscillano dalla fantascienza al post-apocalittico), ma per i personaggi. Infatti oltre alle new entry che ho apprezzato, anche i vecchi personaggi cambiano profondamente, approcciandosi in modo completamente diverso alle vicende della trama.
La seconda stagione conta 13 episodi prodotti dal canale televisivo syfy e prende luogo circa un anno dopo gli eventi del finale della precedente stagione,con Nolan che abbandona la città ed il suo ruolo da sceriffo per cercare sua “figlia ” Irissa ,scappata e vittima di allucinazioni violente,questo finale ha cambiato di molto lo status quo di molti personaggi e della città stessa, ora in mano alla Repubblica Terrestre ed ai suoi militari,questo cambio di peso nella struttura economica della storia è il cardine di quasi tutto ciò che Defiance ha di bello da offrire, aprendo nuovi filoni narrativi e nuove analisi della storia.
La serie infatti,tramite l’utilizzo di alcune razze analizza più o meno velatamente alcune problematiche sociologiche ( nella prima stagione lo fa, anche se è difficile coglierlo alla prima visione) ,nella prima il fuoco era molto sugli Irathients , in questa stagione,invece, si sposta sui Castithans, una razza molto rigida sui propri usi e costumi e con una struttura familiare completamente patriarcale.Infatti durante la serie l’assenza di Datek tar cambia la forma della sua famiglia, (unica famiglia di Castithans che viene vista nel dettaglio anche nella prima stagione) mettendo a capo la moglie, con annessi tutti i problemi di fanatismi e vendette, cosi come viene utilizzato il rapporto fra Alak e Christie ( lei umana lui Chasti )per denunciare i problemi che le coppie miste possono affrontare e del loro rapporto con le famiglie. Ma questi sono solo alcuni degli aspetti analizzabili senza fare spoiler.
Quindi una seconda stagione forse diversa dalla prima ,meno action ,ma sempre abbastanza godibile,anche se pecca di una sceneggiatura, che come la prima stagione,utilizza battutine e situazioni ironiche per smorzare i toni, spesso rovinando eventi che dovrebbero invece essere più tristi e cupi ( l’attenzione cala spesso e non richiede alcun tipo di concentrazione nel seguire le vicende).
Finale di stagione ben fatto ( più epico rispetto a quello della prima),che chiude tutte le porte aperte nei primi episodi,e ne apre di nuove,probabilmente con l’idea di modificare ancora i personaggi,trucchetto semplice ma che ha permesso di cambiare idee ma non il cast; che ha subito sostanzialmente poche perdite e altrettante aggiunte.
Come ho già scritto guarderò anche le prossime stagione sperando che ciò che c’è di negativo si attenui.