Caro Morgan,

lo sai che sei un tipo strano?

Ancora non capisco se saremo amici o no, se mi accompagnerai in futuro o se il tuo ricordo finirà giù in cantina, con tutti quei fumetti ormai dimenticati. Eppure continuo a darti fiducia, non so cosa aspettarmi da te.

Tutto è iniziato con quell’albo rosso, accattivante (diciamolo, sai come presentarti) con quei disegni meravigliosi e, dai lo ammetterai anche te, una storia che non era poi cosi interessante.

Eppure, avevi quegli spunti, un po’ come il giovane calciatore, che non ti convince del tutto ma spesso trova la giocata vincente. Morgan che non dorme, Morgan che beve e mangia solo panini, Morgan a cui piacciono le belle donne, Morgan intriso di Malinconia.

Morgan che assomigli cosi tanto a quel Nathan Never che a lungo ha accompagnato i miei pomeriggi: sì, lui era votato al futuro, tu hai un animo rétro, ma sono sicuro sareste stati buoni amici. E sareste usciti senza me, forse.
Ormai è qualche mese che beviamo e cacciamo serial killer, ma ancora non so cosa aspettarmi da te. Le tue storie sono imprevedibili, slegate, non hanno uno schema fisso. Sono ammalianti, mi fanno tenere la luce accesa fino alla fine dell’albo, poco importa se ormai è tardi. Ma tu non cresci, e la mancanza di trama orizzontale dopo 6 numeri si fa sentire.
Tu obbietterai che nei primi sei numeri di Dylan Dog, o dello stesso Nathan Never, come in quelli del sempre troppo sottovalutato Martin Mysteèe, di trama orizzontale non c’era manco l’ombra. E avresti ragione. Ma erano altri tempi e questo il tuo cugino Orfani l’ha capito pienamente; anche se, te lo dico onestamente (ma non ripeterglielo, sai quanto è orgoglioso!) ho l’impressione che dopo due anni stia perdendo colpi… poverino, ci aveva abituato troppo bene.

Caro Morgan, hai alcuni dei disegni più belli che abbia mai visto, le tue storie sono belle e varie; vienimi incontro: mostrami quel minimo di crescita personale, dammi un senso dello scorrere del tempo.

Cresciamo insieme e diventiamo amici veri, facciamo vedere a questi americani che noi in italia non abbiamo nulla da invidiargli… in cambio ti prometto che avrò sempre un posto per te in casa mia. A dimostrazione della mia buona fede,ti ho già riservato uno scaffale, in bella vista. 

Un abbraccio,

il tuo amico Silwe37

Lettera aperta a Morgan Lost
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4 pensieri su “Lettera aperta a Morgan Lost

  • 30 Marzo 2016 alle 17:28
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    Ammetti che Morgan Lost ti piace perchè, come te, è uno dei fratelli Dalton…

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  • 1 Aprile 2016 alle 17:51
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    GRAZIE!!!! aspettavo con ansia una vostra chiave di lettura su ciò che concerne Morgan Lost.
    E avete beccato in pieno i punti su cui ero dubbioso.
    Mi affascina da morire tanto il disegno quanto la tematica delle storie (parlo da lettore di trama e non degli albi veri e propri), ma ancora mi sembra che manchi quel qualcosa per renderlo un MUST.
    La paura che diventi una serie infinita di albi slegati per decine di anni mi intimorisce e questo fattore pesa di più della somma dei fattori di appeal che Morgan Lost ha verso di me.
    Spero presto d’avere la svolta interiore e decidermi a comprarlo.

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  • 5 Aprile 2016 alle 12:49
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    Ho letto solo il primo numero adesso. Ha avuto un inizio fortissimo, una parte centrale un po’ “meh” e un finale da “ommioddio”.
    Credo abbiano colpito nel segno nel voler trasportare la vicenda con un ritmo cinematografico, azzeccatissimo e riuscitissimo.
    Non ho ancora capito se mi fa gridare al miracolo, ma ho voglia di leggere i successivi.

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