La locandina della manifestazione, opera di LRNZ

Sta per partire IL pippone da vecchio, me lo sento. So che posso provarci ma che non riuscirò a contenerlo: ormai il si stava meglio quando si stava peggio è in canna e non posso fare niente per arginarlo.

Il fatto è che girare nuovamente per una fiera del fumetto senza essere stato prima costretto a farmi strada tra una transumanza biblica, avendo avuto addirittura la possibilità di poter sostare tranquillamente agli stand senza per questo finire travolto dal flusso incontrollato della folla o di scambiare quattro chiacchiere con fumettisti e autori senza prima venire coinvolto in un’ordalia mortale, è stata un’esperienza liberatoria, quasi mistica oserei dire. Inoltre, Nell’intero arco delle giornate di venerdì e sabato non ho visto nemmeno un cosplay e, fanculo al politically correct, ma non ne ho sentito assolutamente la mancanza. Anzi.

Born again

Sfogata in un colpo solo tutta la senilità di cui sono portatore dichiarato, passiamo a qualche informazione più specifica: ARF! è una fiera del fumetto, quest’anno alla seconda edizione, che si tiene a Roma nel periodo di maggio. Tra le sue specificità c’è il focalizzarsi principalmente su autori e conferenze, lasciando lo spazio espositivo a un numero ristretto di editori, scelti soprattutto tra le realtà indipendenti, più piccole o autoprodotte (con qualche eccezione, vedi BAO e Tunué).

Insieme al biglietto della fiera era possibile acquistare anche quello per la mostra “Hugo Pratt – Incontri e Passaggi”

In particolare le conferenze sono ordinate intelligentemente per tutto l’arco dell’evento e, invece di proporre una semplice vetrina per le novità editoriali, mettono a confronto un parterre eterogeneo di autori su argomenti disparati.

Un’illustrazione di Rita Petruccioli

La manifestazione, quest’anno inserita nella funzionale cornice di Macro Testaccio, ha ospitato una bella mostra con opere scelte di Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, Leo Ortolani e l’illustratrice, da poco anche fumettista, Rita Petruccioli.

Girovagando tra gli stand era possibile imbattersi negli artisti di Delebile, Inuit, Mammaiuto o del collettivo Skeleton Monster. La parte delle autoproduzioni è stata curata dalla stessa Petruccioli che si è premurata di dare il giusto risalto alle diverse realtà.

Per quanto riguarda le conferenze, il ricco menù offriva sia incontri rilassati e dallo spirito cazzaro, come la chiacchierata sui cinecomics a cui hanno partecipato, tra gli altri, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua, Mauro Uzzeo, Fausto Brizzi o Giovanni Masi; sia momenti più tesi e sentiti come la discussione sulla satira a fumetti che ha messo a confronto personalità come Caluri, Gipi, Pagani, Fabbri, Pollicelli..

lrnz
Un pezzo della parte della mostra dedicata a LRNZ

Ma i momenti d’interesse sono stati veramente tanti: ascoltare il racconto della reazione avuta da Juan Diaz Canales e Rubén Pellerejo quando sono stati chiamati a dare un seguito alle avventure di Corto non ha potuto non suscitare più di un’emozionante in tutti i fan dell’avventuriero di Pratt; quella fra LRNZ e Adriano Ercolani si è rivelata una bella conversazione sul fumetto a 360°; Ratigher ha svelato il suo nuovo, folle, progetto: una nuova casa editrice, denominata Flag Press, che stamperà fumetti inediti in formato poster (70×100) e i cui primi autori pubblicati saranno lo stesso Ratigher, Manuele Fior, Ruppert & Mulot e l’americano Das Shaw; Bianca Bagnarelli si è aggiudicata il premio Lorenzo Bartoli come migliore promessa del fumetto italiano.

 

 

Questi sono stati alcuni passaggi di un’iniziativa che, nonostante sia solo al suo secondo anno di vita, è stata un richiamo per un nutrito numero di autori, facendo, molto più di altre contendenti blasonati, del fumetto un assoluto protagonista.

Quel gran bel pazzo di Ratigher.
Quel gran bel pazzo di Ratigher

A colpirmi è stato il fatto che la straordinarietà dell’ARF! non si identificasse in uno spirito elitario, al contrario: non c’era assolutamente niente di elitario nella struttura, ma piuttosto traspariva chiaramente la ferma intenzione di parlare di qualcosa, raccontare ramificazioni diverse di una medesima passione, in maniera rilassata, tranquilla, a suo modo, lenta.

Nel corso di un tempo relativamente breve sono riuscito a entrare in contatto con realtà fumettistiche che ignoravo, ad apprezzare di più fumettisti che conoscevo solo marginalmente e a sentirmi realmente coinvolto in delle discussioni, evento per niente scontato in questo settore, senza soggiacere a estenuanti tour de force. Il mio rapporto con il fumetto ne è uscito rinvigorito e allora mi dico che, tutto sommato, io e le fiere fumettistiche non abbiamo litigato: è che dovevo ancora trovare quella che faceva al caso mio.

Grazie di tutto e all’anno prossimo, ARF!

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La mascotte di ARF! creata da Gud.

 

Il piacere di una fiera – ARF! 2016
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