Inutile nasconderlo, sono sempre stato un grande fan dei Cavalieri dello Zodiaco: non credo di aver mai capito pienamente il perché, ma ancora oggi, ogni volta che per caso mi imbatto in una puntata, non posso fare a meno di rivederla; sarà forse per la storia?
Mah, non credo – in fondo non è tutto ‘sto granché a livello di trama e poi, ormai, la so a memoria.
Certamente non possono essere né i disegni né l’animazione, dato che sono pessimi (salvo quelli della saga di Hades) – ma allora cos’è che, fin da bambino, mi fa guardare ogni puntata delle avventure di Seiya e co.?
Direi, le sigle.
Niente mi scatena l’effetto nostalgia come riascoltare:

I cavalieri debuttarono in Italia su Odeon – c’erano anche questo genere di canali, all’epoca, sì – nel lontano 1990 con una canzone che alle mie orecchie suonava triste e con un ritmo opprimente.
Accompagnò tutta la prima parte dell’anime (52 episodi) e fece imparare a un bel po’ di pupetti, me compreso, parole come “fratricida”, “sovrumani” e “micidiale”.

Non ho mai capito perché i Cavalieri dello Zodiaco dovevano avere dei nomi importanti, ma ci sentiva altrettanto importanti a cantarli, quindi, tutto sommato, si può dire che la soluzione funzionasse.

Su internet viene spesso indicata col titolo di “Il ritorno dei Cavalieri dello Zodiaco”, quindi ho deciso di prenderlo per buono: questa sigla accompagnò l’anime dall’episodio 53 in poi (in onda tra Odeon TV ed Italia 7).
Sono particolarmente affezionato al motivetto perché era quello della prima puntata della serie che vidi, in assoluto

.Alla fine solo uno l’armatura indosserà, il più forte infine vincerà!

Nel 2001 l’anime viene acquistato da Mediaset e riproposto su Italia 1 e l’onnipresente Giorgio Vanni (che ormai aveva già sostituito Cristina D’Avena come “uomo-sigla” delle reti del Biscione) si fa carico di cantare i nostri cavalieri preferiti.
Il risultato è una canzone ritmata e tutto sommato godibile, anche se, onestamente, si tratta forse della peggiore tra quelle che hanno accompagnato la saga.
Il testo, inoltre, è abbastanza insensato ma questo non è certo colpa di Giorgio.
Almeno, credo.

Finalmente ci siamo arrivati, questa è LA sigla dei cavalieri – e se non è anche la vostra preferita vi voglio bene ma non capite un cazzo -.

Cover dell’originale giapponese, Pegasus Fantasy parte subito a bomba con l’intro di chitarra elettrica più figo di tutto il Giappone e prosegue con un testo fedele alla sua controparte del Sol Levante.
Per me è un po’ come l’inno nazionale.

È stata usata anche per le repliche dei Cavalieri su alcune Tv locali, oltre che su K2.

NotaLa strofa dice “han cuore di luce”, non “anfore di luce” o “ancore di luce”… sì, lo so, ci sono rimasto male anch’io.

Nel 2008 Mediaset acquista i diritti per l’allora nuova serie, il cosidetto Hades Chapter ed è ancora una volta Giorgio Vanni a cantare la sigla iniziale.
La canzone colpisce, in negativo, più per il testo dalle rime forzate (la regina più di prima è braccata ma / cavalieri voi sapete già che lei li affronterà… ma sul serio?) che per la musica, tutto sommato neanche male.

Pazienza.
Io intanto torno ad ascoltare Pegasus Fantasy: sento già il “clang” dell’armatura in sottofondo.

Tutte le sigle dei Cavalieri dello Zodiaco

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