All’interno della sala interrogatori della stazione dei carabinieri di Livorno c’è uno spiffero gelido; il Tenente Nedo lo sa, per questo ha fatto girare il tavolo in modo tale che il collo degli interrogati sia proprio sotto la finestra: li innervosisce, non li fa concentrare, li rende nervosi e fa sì che Nedo possa tornare in tempi brevi tra le cosce di quella che una volta era una splendida ragazza e che adesso può con disprezzo chiamare “mia moglie”, lasciando i poveretti a piangere dopo aver confessato anche il furto del lapis prestato dal compagno di classe dell’elementari.

Prega che anche questa volta lo spiffero faccia il suo effetto, perché casi come questo, si rivelano sempre un gran dito in culo.

T. Nedo: Allora Signor…. Onizuha, può spiegarmi gentilmente perché è venuto a trovarci?

Onizuha: Guardi, l’ho già raccontato prima al suo collega. So di aver sbagliato, mi rendo conto dell’errore e del gran casino che ho fatto.

T. Nedo: Cinque feriti, tre minori scomparsi e circa 200.000€ di danni a carico del cinema The Space di Livorno lei li chiama semplicemente un errore’?

Onizuha: Se è per questo, ho usato anche il termine Gran casino fa molto Fiction di Rai 1…

T. Nedo: Racconti dall’inizio.

Onizuha: Ok… Il film Aquaman lo aspettavo da veramente tanto tempo. Il personaggio aveva già fatto una gran bella figura nel film della Justice League: diciamocelo, il 99% del lavoro è stato fatto da Jason Momoa, che ha plasmato l’Arthur Curry cinematografico a sua immagine e somiglianza. Non conosco Momoa, ma sono convinto che sia cazzaro e fancazzista proprio come l’Aquaman dei film. Un po’ come Robert Downey Jr. ha fatto con Iron Man. Lei ha visto i film della Marvel, Tenente? Comunque, questo per dirle che aspettavo il film con abbastanza trepidazione. E, sinceramente, una volta finito il film…. ero in estasi. Certo, si è abbandonato ogni pretesa dark per tornare ad un cinecomic più tradizionale, ma wow… no, davvero, wow! Praticamente quasi tutto il magnifico ciclo di Geoff Johns sul personaggio messo su film. Un film adrenalinico, che ti tiene alta l’attenzione con ogni mezzo disponibile: battute, esplosioni, combattimenti…. un tributo ai film action anni ’90. Sembra dire ‘Fanculo agli psicodrammi di Batman o al Superman messianico, beccatevi questo Aquaman che piscia su reperti archeologici in mezzo al Sahara. E glielo dice uno a cui Batman V Superman è piaciuto! Tenente, davvero, questo film è su un altro livello….”

T. Nedo: Capisco che lei sia in uno stato di eccitazione poderosa, quello non riesco a capire è come tutto quello che mi ha appena spiegato giustifichi l’aver rubato a fine film uno scopettone dall’addetto della pulizia della sala e l’aver urlato, ruotandolo in aria come se fosse un tridente… aspetti che leggo… ah sì: “Datemi quella fottuta piovra che suona i bonghi, la voglio, devo averla.” C’è scritto così. Tra l’altro, dopo che il bastone le è sfuggito di mano, ha colpito 3 adolescenti e sfondato il telone della sala 1, creando il panico.

Onizuha: L’ho già detto che mi dispiace? Comunque davvero Tenente, se le capita vada al cinema a vederlo. Non se ne pentirà.  È così anni ’90….”

Nedo capì che quella sarebbe stata una lunga notte. In barba ad ogni regola antincendio, tirò fuori una marlboro rossa e l’accendino. Lo spiffero gliela spense.

Aquaman: la recensione (non spoiler)

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