Siamo sicuri che il nostro sia il Belpaese?
Siamo davvero brava gente, compagnoni, ospitali e sorridenti? O dietro i nostri sorrisi di eterni portiere d’albergo si nasconde qualcosa di più scuro, qualcosa di… nero.

La Banda della Magliana

Se scorriamo le pagine più infide della storia italiana scopriamo una faccia sporca di sangue e che puzza di delitti atroci e polvere da sparo.
Sequestri, estorsioni, rapine, omicidi, e chi più ne ha più ne metta: la storia italiana è ricoperta di orrore. Le varie gang di stampo mafioso sono solo la punta dell’iceberg: omicidi seriali, bombaroli, segreti di stato e sevizi segreti deviati; massoni e aerei inspiegabilmente precipitati… nel nostro passato si cela di tutto. E a raccontarcelo non poteva che essere lui, il più truce ed efferato dei criminali a fumetti: Diabolik.

«Il Re del Terrore»

La parola è Nera, come la Cronaca e come la tutina di Diabolik. Non a caso il titolo, azzeccatissimo, della collana che da oggi comincia la propria distribuzione in allegato al Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport è Nero su Nero.
Si tratta di 50 numeri, di cui il primo in vendita a solo 1€.
In questi volumi l’unico ladro al mondo ad essere sexy con la calzamaglia ci racconterà tutti i fattacci scomodi successi in casa nostra; si comincia con “i delitti della Uno bianca” e poi si passa per il «mito» di Vallanzasca fino alla tragedia di Ustica.
Non si tratta di storia a fumetti, quanto più di una rivisitazone. Fin dalle prime storie le sorelle Giussani hanno voluto che il loro non-eroe si muovesse in un mondo realistico e riconducibile a quello che poteva essere un ipotetico nord Italia o una qualunque Costa Azzurra francese (io personalmente mi sono sempre immaginato Clerville come il Principato di Monaco, ma le prime avventure erano dichiaratamente ambientate a Marsiglia, città del resto tristemente nota per il tasso di criminalità elevato). Questa immersione nella realtà non tipica di tutto il fumetto, specialmente italiano (Tex non è certo un buttero maremmano che difende le colline del Chianti dai ladri di grappoli d’uva), ha fatto sì che molte delle storie dell’unico Robin Hood che ruba ai ricchi per dare a sé stesso – o al limite ad Eva – prendessero spunto da fatti realmente accaduti nel nostro polveroso Stivale.

Copertina del primo numero. Riconoscete lo stile? ma si che è lui… Se non lo avete indovinato, tranquilli, ve lo svelo più avanti

Quindi si tratta di questo: storie già edite ma mai ristampate prima, in volumi un po’ meno tascabili rispetto all’edizione originale (come è sempre stato il desiderio delle creatrici, affinché lo si potesse leggere comodamente in treno, luogo dove avevano avuto l’ispirazione dell’opera) con le ormai canoniche riflessioni e informazioni del buon Fabio Licari, giornalista a cui tutti noi nerd dobbiamo molto.
Non finisce qui però, le copertine saranno tutte nuove e disegnate da nomi particolarmente importanti del fumetto internazionali, vale a dire: Gabriele Dell’Otto (sì, avete indovinato, la copertina sopra è la sua), Corrado Mastantuono e Manlio Truscia.

Adesso basta riguardare per la trentesima volta la serie di Romanzo Criminale e fiondatevi in edicola!

Cosa aspetti a comprarmi?
Diabolik «nero su nero»: il Re del Terrore racconta la faccia scura dell’Italia

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