Io incomincerei così:

Le signore sono pregate di pulirsi la bava. E anche i signori.

Se questa serie è in piedi, se questa serie è bella, se questa serie è in grado di regalare perle di serialità televisiva è solo grazie a quest’uomo: Brett Dalton alias l’agente Grant Douglas Ward.

A discapito delle mie lusinghe non è lui il mio personaggio preferito della serie, bensì Philip Coulson, ma l’unico personaggio in grado di accendere la scintilla in questo telefilm è solamente uno: Ward. Non è un caso che il meraviglioso finale della scorsa stagione sia cominciato proprio quando Ward si è rivelato una spia e ha smesso di essere Action-Man per diventare Kevin Spacey.
E così succede nuovamente nella seconda stagione. Nelle prime cinque puntate benché il ritmo fosse sicuramente più alto rispetto all’inizio (indecente) della prima stagione, eravamo comunque ritornati a una qualità mediocre, con un vuoto generato proprio dall’assenza di Ward dalle scene principali. Benché gli sceneggiatori abbiano fatto del proprio meglio nelle prime cinque puntate presentando nuovi personaggi e nuovi intrecci di trama, il momento in cui siamo ripartiti davvero con la storia è stato una settimana fa con la sesta puntata (racensita qui). Cos’è successo di diverso dal solito? Ward è tornato protagonista. O meglio, non solo lui: Ward è tornato al centro dell’azione.
In questa puntata il forzuto traditore si dimostra un vero dito in c**o per lo S.H.I.E.L.D. e non solo, tanto che il colpo di scena finale apre nuovi spiragli sul futuro di questo personaggio. È buono? È un furbacchione? Il suo passato (e la sua recitazione sempre ottima) non ci permettono di propendere per alcuna delle due ipotesi; il giocattolo è stato perfettamente costruito dagli sceneggiatori e a noi non resta che godercelo, così come il resto della puntata.
In questa puntata infatti scopriremo la realtà sui “disegnini” di Coulson, ed è una verità che ha già infuocato il web.
Se permettete ho un paio di ipotesi anch’io e vorrei quindi unirmi al coro di gente che prova a indovinare, non preoccupatevi: i miei deliri saranno visualizzabili solo dagli audaci che premeranno il tasto spoiler.

Detto questo riassumiamo:

Pro: Finalmente la serie è partita e adesso ci aspettano tante puntate interessanti: molti misteri ormai diventati pesanti e inutili sono stati svelati mostrandoci quindi una sceneggiatura ben preparata e ponderata fin dall’inizio (a differenza della stagione scorsa). Ward si conferma il motore della serie: come parte lui tutto si accende e bisogna sempre allacciare bene le cinture di sicurezza.

Contro: Questa serie ha una doppia dipendenza: da Ward in primis, senza di lui la serie è moscia; dai film Marvel, dai quali si lascia troppo influenzare. Nella scorsa serie Capitan America e il Tesseract hanno influenzato – anche se positivamente – l’andazzo conclusivo della serie, adesso ci si mettono gli Inumani, che saranno i nuovi X-Men di casa Marvel, e che stanno cominciando a contaminare le trame della soap. Spero che anche in questo caso i film portino bene a questo telefilm che ultimamente non sta riscuotendo il successo che meriterebbe, e me ne dispiaccio.

I più attenti di voi noteranno che c’è un tag Supereroi all’articolo, magari vi state chiedendo perché. Beh è un omaggio a Grant Ward, ormai è il nostro super cattivo (o futuro super buono?) preferito.

Alla prossima!

Marvel’s Agent of S.H.I.E.L.D. 2×07: Fate una statua a Grant Ward

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