I consigli del martedì: Hobgoblin AXIS

L’altra sera ho visto Interstellar (si lo so, sono in ritardo!) e, onestamente, non mi ha entusiasmato. Non che sia brutto, ma quando hai alle spalle 20 anni di fumetti, film, serie tv e cartoni animati, non è facile trovare qualcosa che non abbia il retrogusto di “già visto”. Per questo motivo oggi ci tengo a consigliarvi “Hobgoblin AXIS”, perchè è qualcosa che non avete mai letto.

In seguito agli avvenimenti del crossover AXIS (ennesimo scontro Avengers-Xmen, mi rifiuto anche di commentarlo!) molti “buoni” dell’universo Marvel sono diventati “cattivi”, e viceversa. Quest ha dato il via ad alcuni spin-off, tra cui SuperiorIronMan (carino), AXIS Carnage (indecente) e, appunto, AXIS Hobgoblin.

Potrei riassumere riassumere la trama in una sola domanda: cosa farebbe Steve Jobs se fosse un supereroe?

Esattamente…commercerebbe la sua immagine. Il nostro Hobgoblin originale (Roderick Kingsley) quando si mise la maschera non era uno studentello imbranato o una mezza cartuccia che sognava di fare il soldato, ma un uomo d’affari di grandissimo talento. Una volta passato dalla parte degli angeli, questi mette su un’azienda per promuovere il brand Hobgoblin, formando nuovi supereroi (dietro lauto compenso), affittando l’opportunità di indossare il famoso manto arancione e invadendo il mercato con tutta una serie di prodotti con “linea Hobgoblin”. Pubblicizzando il tutto con le sue imprese eroiche. Phil Urich (che ora si fa chiamare Goblin King) si incazza in quanto primo goblin buono, completando così la miniserie con uno scontro fra i due goblin.

Steve Jobs chi?

La superiorità di questo arc è la sottotrama ironico-economica: sei un supereroe? Devi promuoverti! Così Hobgblin parla ai fan “comprate il mio libro! Al capitolo 7 ti spiego come usare i social network!” Salva i bambini e ci si fa una selfie, vende caramelle e tiene convention alla Steve Jobs. Ma soprattutto ripete ossessivamente il suo slogan:

Got a problem? Call Hobgoblin!

Riuscendo a fare quello che l’Uomo Ragno non è mai riuscito: a cambiare il suo posizionamento di mercato, facendosi percepire come un eroe e ricevendo alla fine le chiavi della città!

Questo sono io oggi. Vedete la differenza? Non c’è! E sapete perché? Perche Hobgoblin è un brand…e i brand non cambiano!

Volete seguire un corso di marketing? Non vi servono corsi in Bocconi, comprate questo fumetto!

I consigli del martedì: Hobgoblin AXIS
Silwe37

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