La aspettavamo da un po’ e questo weekend è arrivata: la serie tv di Devil (Daredevil per gli anglofili). Cornetto lo conoscemmo tanti anni fa in una comparsata nel cartone dell’Uomo Ragno e per poi apprezzarlo nelle magnifiche storie Diavolo Custode e Redenzione (e Rinascita, ne parleremo un giorno).

La domanda fra i fan era una sola: “riusciranno a riscattarsi da quel film osceno”??

(per chi non lo sapesse nel 2003 usci un film su Devil con Ben Affleck…spernacchiato dai più. Secondo me non è neanche il più brutto dei film, il costume almeno era alquanto azzeccato)

C’è di peggio (ricordate il film ‘Catwoman’? No? Meglio così)

Bene, dopo questa bella divagazione, concentriamoci sul primo episodio della serie tv Daredevil, uscito il 10 Aprile:

Colpisce quella onnipresente scritta ‘Netflix’, chiediamo aiuto a wikipedia:

Netflix è una società statunitense nata nel 1997, che offre un servizio di noleggio di DVD e videogiochi via Internet e, dal 2008, anche un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento. […]

Dal 2010, con l’espansione dell’offerta in altri paesi, in particolare nel Sud America e in Europa, e l’avvio di produzioni originali, Netflix registrò un rapido incremento di popolarità, superando nel 2014 i 50 milioni di abbonati, più di 35 dei quali negli Stati Uniti[3].

Ecco, in pratica Netflix è un sito di streaming a pagamento, che da poco produce anche serie originali. Ma a noi che ce frega? Tutto, perchè su internet hanno caricato direttamente tutti e 13 gli episodi. Al contrario di un Arrow o di un Flash, che hanno ritmi televisivi, Daredevil è già tutto on-line, tanto alla Netflix devi pagare l’abbonamento, non con il meccanismo del pay-per view. Ammetto che questa scelta ci ha un po’ sdubbiati in redazione, anche perchè stravolge un po’ il senso intrinseco di una “serie tv”, e più avanti sarà interessante vedere come ha reagito il grande pubblico a questa mossa commerciale. Per il momento è interessante notare come la Marvel stia facendo una politica di differenziazione, con Agents of Shield in tv e Daredevil su Netflix. Ma che la Disney ci sappia fare, beh quello lo sappiamo.

Bene, arriviamo finalmente al primo episodio, com’è? Bello. Ma non bellissimo.

La serie è chiaramente ispirata dall’onda lunga di Arrow, un vigilante che pattuglia la sua città (nel caso di Daredevil, il suo quartiere) con toni cupi, realistici e realizzata senza un grande budget. In questa prima puntata (vedremo per le prossime) i poteri di Matt non sono centrali, viene presentato soprattutto il super-udito e la sua applicazione come lie-detector. La storia è molto lineare: Matt e Foggy hanno aperto da poche ore lo studio e si ritrovano subito per le mani il caso di Karen Page (dice nulla?). Si, non è una storia di origini (grazie Signore) e Matt si è messo da poco a fare il vigilante. Il famoso incidente che dette i poteri a Matt viene, come al solito, mostrato tramite i flash-back.

Mi sono piaciuti molto i tre attori principali, Matt (Charlie Cox), Karen (Deborah Ann Woll) e Foggy (Elden Henson), sia come recitazione che come scelta: la critica che viene spesso mossa ad Arrow è che in quello show tutti sembrano modelli, mentre in Daredevil hanno tutti facce alquanto comuni.

E il costume? tanto a noi nerd quello interessa! Rende bene ed è ispirato alla famosa saga di Miller Man Without Fear.

Daredevil-Netflix-Charlie-Cox-Costume

La puntata (di un’oretta) ha l’oggettiva pecca di non avere abbastanza azione, per il resto fila bene tranne qualche momento LENTO. Sulla falsariga di Arrow, si ha l’impressione che questa prima stagione sarà più concentrata sulla mafia che non sull’aspetto supereroistico, anche se alla fine Devil indosserà il celebre costume:

Daredevil-Red-Reveal
Che da quest’immagine non mi convince, ma aspetto per giudicare

Ovviamente ci sono diversi riferimenti all’universo Marvel,senza però esagerare. Giudizio finale? Buon Pilot, la serie è sulla strada giusta e potrebbe venirne fuori un bel progetto, se ci mettono più azione e un minimo più di supereroismo. E se riducono i flash-back inutili.

Ora scusate, ma vado a spararmi le altre 12.

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C’è poca azione, ma quella che c’è è fatta bene
DareDevil: la recensione della prima puntata!
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