Poco Raccomandabile, Mauvais genre il titolo originale, è l’ultima opera a fumetti di Chloé Cruchaudet, pubblicata in Francia da Delcourt e portata in Italia da Coconino, che aveva già tradotto un altro volume dell’autrice: Groenlandia Manhattan

Il protagonista della storia, ambientata a Parigi durante la prima guerra mondiale, è il caporale Paul Grappe che, dopo aver disertato, ascolta il consiglio della moglie Louise Landy e si nasconde nella capitale francese tentando di spacciarsi per un donna, tramite un, inizialmente doloroso, travestimento.

 

La vicenda è basata su un reale fatto storico, approfondito nel saggio “La garçonne et l’assassindi  Fabrice Virgili e Danièle Voldman, fonte di ispirazione principale per la fumettista che non ha fatto però della dettagliata ricostruzione storica il suo obiettivo principale, preferendo, fortunatamente, concentrarsi sugli aspetti più misteriosi e personali della vita del disertore.

La trasformazione di Paul Grappe in Suzanne Landgard nasce per necessità, si rivela in prima battuta quasi essere un nuovo e intrigante gioco, acquista nel tempo una sua rilevante consistenza e finisce per condizionare l’intera percezione che l’uomo ha di sé.
L’abilità narrativa di Cruchaudet sta nel non optare mai per soluzioni scontate o, per dirlo in modo diverso, nel non direzionarsi mai in strade troppo battute; a minare l’equilibrio psicologico (esiste un equilibrio psicologico?) del caporale Grappe c’aveva già pensato l’esperienza delle trincee: gli orrori vissuti in quei momenti non solo lo tormenteranno per tutto il resto dell’esistenza ma metteranno seriamente in dubbio le sue sicurezze, sia a livello personale sia riguardo alla vita.

Grappe vuole scappare. Vuole scappare perché non intende finire la sua esistenza in quella merda e di questo è sicuro; quello che non sa è cosa farne o quanto valga la sua esistenza.
Qui entra in gioco Louise, la moglie. Una figura complicata: da un lato stampella costante del marito, dall’altro donna sia di grande forza ed indipendenza, sia dotata di un lato incredibilmente debole agli umori del compagno.
Louise sarà la principale artefice della metamorfosi dell’uomo, ma questo nuovo artefatto le si rivolterà contro e la situazione diventerà presto incontrollabile.

La (non)definizione dell’identità del protagonista passa irrimediabilmente attraverso l’esperienza della sessualità: quello che strega Paul è la capacità di suscitare attrazione, di scatenare gli istinti delle persone, maschi o femmine che siano, attraverso il corpo. Essere Suzanne gli dà questa possibilità e le sensazioni vissute in quei momenti hanno sul suo fisico un effetto assuefacente.
Insieme a Louise faranno più volte visita a Bois de Boulogne, dove si dedicheranno a orgie ed eccessi insieme a un gruppo sconosciuti. Suzanne diventerà la regina di quelle serata, una sorta di sovrana androgina della Parigi notturna, in cui l’unica cosa che conta è fare quello di cui si ha voglia.

La ricerca del piacere non frenerà lo sgretolamento della psiche di Paul che nemmeno quando verrà concessa dal governo l’amnistia ai disertori di guerra, rendendo di fatto ormai inutile l’esistenza di Suzanne, riuscirà a uscire fuori dal baratro delle sue angosce, trovandosi infine per essere completamente fagocitato da esse.

Chi invece non perde mai il polso della situazione riuscendo a portare avanti un discorso coeso e ben strutturato è la stessa Cruchaudet; avvalendosi di uno stile straordinariamente funzionale, cementato dalla conoscenza dell’animazione, l’autrice ci consegna una lavoro straordinariamente messo a fuoco, con tavola incisive dalla lettura sempre chiara, senza però mai lasciare scadere il tratto nell’anonimato.
Una prova veramente imponente, da qualsiasi punto la si guardi, che arricchisce il catalogo Coconino di una vera perla ma che al contempo fa dispiacere del fatto che altre rilevanti opere della fumettista (come il ciclo di “Ida“) siano ancora inedite nel nostro paese; con la speranza che la casa editrice bolognese ci metta, prima o poi, una pezza.

 

Vi consigliamo di leggere anche l’intervista Chloé Cruchaudet a cura dei ragazzi di Lo Spazio Biancohttp://www.lospaziobianco.it/132294-raccomandabile-graphic-novel-en-travesti-intervista-chloe-cruchaudet

 

 

“Poco raccomandabile” di Chloé Cruchaudet

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