Buongiorno e ben tornati alla nostra #PokéWeek! Oggi vi parleremo di Pokémon Snap, un magico gioco sempre troppo sottovalutato. Il nostro intento é quello di portare alla ribalta videogiochi meno famosi dei Pokét Monster, non facendo quindi parte della serie regolare né della magica serie Stadium.

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Pokémon Snap (creato dalla HAL Laboratory) per il MITOLOGICO Nintendo 64 (e qua scatta la ola) uscì nel lontanissimo 1999. La sua peculiarità? in questo gioco non si catturano mostri e non si combatte: qua si fotografa, e si devono fotografare più pokémon possibile nel minor tempo possibile! La generazione é la prima, neanche a dirlo!

Il gioco (disponibile da fine 2007 per la Virtual console della Wii) consisteva nel proseguire su una rotaia nei panni di Todd Snap e fotografare quanti più pokemon possibili per il semprepresente Dottor Oak, potendo utilizzare strumenti come esche e sassi (un po’ ispirato alla zona safari, ma anche classici del gioco come il pokéflauto). A fine livello eri valutato per la quantità e la qualità delle foto.

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Ovviamente si acquistano punti se si riesce in bonus speciali, tipo fotografare Pikachu surfista, o spingendo un Charmeleon nella pozza di lava dalla quale esce come Charizard! Il gioco aveva 7 livelli, Beach, Tunnel, Volcano, River, Cave, Valley, e Rainbow Cloud, ed era possibile rigiocarli per ottenere i vari bonus nascosti.

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Secondo how long to beat ci vogliono  5 ore e mezza per finirlo e, nonostante la freddezza che ne accompagnò l’uscita, é rimasto un vero cult in Giappolandia, anche grazie a delle campagna marketing molto azzeccate, tra cui la possiilità di stampare le foto prese nel gioco.

Siamo onesti: esattamente come per pokémon stadium, la grafica  per i tempi era favolosa! Se avete una Wii, non fatevo sfuggire. Se poi avete ancora una N64 funzionante…allora vi invido!

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Al tempo tutto ciò che trattava di Mew mi faceva impazzire!
#PokéWeek: Pokémon Snap
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