C’è una frase che ho ripetuto spesso in questi giorni: noi nerd abbiamo un vantaggio evolutivo.

La verità è che a noi fondamentalmente stare in casa non ci pesa, abbiamo i nostri libri, le nostre serie Tv, i nostri fumetti e i nostri videogiochi.

Fra gli scrittori del blog sono sempre stato quello meno videoludico, concentrando il mio amore su pochi giochi selezionati. Ho accolto cosi il tempo libero concesso per rinverdire un po’ il mio rapporto con i videogiochi,  colpevolmente trascurati in favore di cose futili come lavoro e vita sociale.

Ho iniziato chiudendo gli affari in sospeso più urgenti: ho finito la story mode di Dragon Ball FighterZ e l’ultima espansione di Spider-Man per PS4. Questi due giochi rappresentano i due titoli migliori da quelli che ho provato negli ultimi anni: la summa dei picchiaduro e la summa dei videogiochi di supereroi.

Ho deciso poi di passare a smaltire la pila dei giochi comprati ma mai provati. Sono partito da Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy, e l’ho lasciata dopo qualche ora di gioco: lo comprai perché non ho mai posseduto una PS1, a cui ho potuto giocare solo tramite un caro amico, ma il gameplay si è dimostrato davvero tedioso. Questo ha fanno nascere anche una discussione all’interno del blog, probabilmente argomento di un futuro articolo.

Sono così passato a Deadpool e Injustice 2 e qui il confronto si fa impietoso. Deadpool è il classico videogioco in licenza, fatto anche benino eh, ma dopo aver giocato a Spider-Man e il suo open world, tornare ad una struttura lineare a livelli risulta abbastanza limitante.

Injustice 2 è anche peggio: i ragazzi del blog mi avevano avvertito che il gameplay di Mortal Kombat poteva dimostrarsi legnoso, ma non mi sarei mai aspettato una lentezza del genere da un gioco relativamente recente.

Dragon Ball FighterZ, del resto, trionfa anche se paragonato a  J-Star Victory VS, per la sua capacità di restituire un feedback dei personaggi unico e frenetico. Non si fatica a capire perché sia diventato uno dei giochi di lotta più usati nel mondo del competitivo.

Archiviata la PS4, il passo successivo era riuscire a pareggiare un conto aperto con il me stesso delle elementari, completando una volta per tutte Time Commando

Questa però, è un’altra storia.

Storie dalla quarantena, Parte I: la riscoperta dei videogiochi

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