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Cyberpunk dal 2020 al 2077 – un viaggio nel GDR assieme a Johnny Silverhand

“Johnny è un veterano delle guerre centro-americane, Rocker di fama mondiale e leader del complesso i Samurai.
È un chitarrista virtuoso, scrive testi impegnati e stuzzica le cronache mondane con le storie delle sue relazioni sentimentali”

Questa era la descrizione (seguita da statistiche) di Johnny Silverhand, un PNG notevole del vecchio GDR “Cyberpunk 2020“, quello da cui ha avuto origine il famoso (e controverso, visti i bug delle versioni old-gen) videogioco “Cyberpunk 2077”.
Nella gallery poco sopra, lo vediamo rappresentato prima nella versione italiana del gdr, poi in quella inglese ed infine nel videogioco, interpretato da Keanu Reeves

Scritto a inizio anni ’90 quando il 2020 era un futuro abbastanza lontano, il gdr presenta un ambientazione ricchissima e dettagliata ma è purtroppo funestato da un sistema di meccaniche eccessivamente macchinoso e che rallenta enormemente il gioco: è bello dettagliare il proprio cyberware fino alla punta dei capelli, ma dover tirare secchiate di dadi ogni volta che si spara un proiettile per capire se abbiamo colpito il gomito sinistro del nostro avversario (quello che contiene il cyberdeck) o il mignolo del piede destro alla lunga – e neanche troppo – diventa frustrante… per non parlare dei netRunner.
Purtroppo, l’unico modo per giocare decentemente con un party a Cyberpunk 2020 era vietare i NetRunner e limitare la classe ai png.

Perchè? Sarebbe troppo lungo spiegarlo adesso (chissà, magari in un articolo futuro…) ma fidatevi, è così.

Nonostante tutti questi difetti, Cyberpunk 2020 resta un signor gdr… e a riguardarlo oggi, che nel 2020 ci siamo davvero, è ancora sorprendente: è affascinante vedere come il futuro negli anni ’80 fosse pieno di cavi, innesti robotici e autovolanti ma niente touchscreen, wifi o social network… il mondo è cambiato negli ultimi 30 anni più di quanto abbia fatto nei precedenti 200, e si vede anche da questo.

Le masse erano guidate dai rocker (come appunto Johnny Silverhand) piuttosto che dagli influencer (concetto inesistente all’epoca), non c’è niente che somigli anche solo vagamente ai social network e le megacorporazioni multinazionali erano più potenti dei governi, e… aspettate, almeno sulle megacorporazioni ci hanno preso!

Chissà se il suo successore, Cyberpunk Red, sarà migliorato… purtroppo al momento in cui scrivo questo post non l’ho ancora avuto tra le mani – nè il Jumpstarter kit (l’unica versione al momento uscita in italiano) nè l’edizione completa (al momento solo in inglese, si spera l’italiano arrivi prima o poi) ma sicuramente un giorno sarà mio… e correremo ancora sul filo del rasoio!

Cyberpunk dal 2020 al 2077 – un viaggio nel GDR assieme a Johnny Silverhand
quasimagia

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