Guardando i bambini che mi gravitano intorno la domanda mi è venuta spontanea: ma io quando ho iniziato a leggere fumetti? Buona parte degli albi della mia infanzia li conservo sempre, letti e riletti, nella mia camerina. Li ho consumati e potrei recitarli a memoria.
Uno di questi è lo speciale dell’Uomo Ragno, Natale del 1995. Avevo 6 anni e mi viene il dubbio che non fossi neanche in grado di leggerlo, ma che me lo leggessero i malcapitati familiari. O forse lo avevo preso l’anno dopo in fumetteria? Chissà.
Nell’albo si incrociano diverse storie. Siamo negli anni di Ben Reilly, ma io questo non lo sapevo, per me l’Uomo ragno era quello del mai troppo osannato Spiderman TAS, e mi chiesi il perché di quel costume con il ragnone. Ben si trova a salvare una ragazza che vuole suicidarsi… anni prima di quella famosa storia in all star Superman, eh!
Incontriamo poi Venom in una classica storia natalizia dove sgomina una banda di teppistelli che dava noia ai babbi natale.
Infine, la mia preferita: si scopre che ogni mattina di Natale la Torcia Umana e l’Uomo ragno si trovano sulla statua della libertà per scambiarsi regali. Quest’anno Peter non si presenta (nella continuity é sostituito da Ben) e tutto diventa una scusa per ripercorrere la loro amicizia.
Questo Natale non tornerò nella mia cameretta, la vita va avanti, i fumetti prendono polvere e le pagine ingialliscono. Natale ’95 è lontano un paio di secoli e mentre fuori fa freddo, mi ritrovo a sperare che i ragazzi di oggi possano trovare lo stesso piacere nella lettura che provai con quell’albo argentato in mano, tanti, tanti anni fa…