Il bello delle fiere sono indubbiamente gli incontri fortuiti.
Partecipi convinto di avere una certa idea degli argomenti che verranno trattati o delle persone che incontrerai e finisci per passare minuti a scambiare delle ottime conversazioni con quelli che fino a un attimo prima erano per te perfetti sconosciuti.
Nel caso di Andrea Vaccaro, fondatore e direttore della casa editrice Edizioni Hypnos, c’è un discreto apporto di colpa
da parte di chi vi scrive, visto che la casa editrice milanese, nata nel 2010 e specializzata in letteratura fantastica e weird, si è distinta nel settore per produzione di qualità che hanno contribuito alla riscoperta di autori dimenticati (o peggio, mai conosciuti) nel nostro paese. Con Andrea, che come ogni buon editore è prima di tutto lettore appassionato, la conversazione è nata spontanea, mentre ci trovavamo nella Hall dell’albergo Ambasciatori a Fiuggi, in occasione dell’ultima edizione del Deepcon. Dopo aver scoperto chi ci trovavamo davanti non abbiamo perso l’occasione per porre qualche domanda sul mondo del weird a uno dei suoi massimi esperti:
Anche la prima motivazione è quella più scontata: la passione.
C’erano queste storie che ci appassionavano davvero e questa lacuna bella grossa che spiccava all’occhio nel panorama editoriale, e non parlo solo di materiale recente ma anche di autori dell’Ottocento e del primo Novecento, così abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e colmarla personalmente.
Ti dirò che una delle più grandi soddisfazioni che mi sta dando questo mestiere è proprio quella di disseppellire dei veri tesori sepolti, rimasti per anni fuori dalle tratte del mercato.
Che intendi per Approccio?
Il weird descrive una realtà dai contorni indefiniti. Il suo sviluppo è legato a quello delle storie di fantasmi, ma
anche agli studi sulla psicologia e sulle funzioni dell’inconscio; tutto questo confluisce in storie che fanno proprio il principio del from light to darkness: se nelle classiche storie dell’orrore, in linea di massima, abbiamo un mistero di fondo, un problema irrisolto che viene sciolto con il dipanarsi della vicenda; nel weird, basti pensare agli scritti di Robert Aickman, spesso vediamo un’iniziale situazione di normalità inabissarsi lentamente nelle pieghe dell’occulto o, appunto, dell’indefinito. Il weird si annida proprio in questi territori di confine, dove i tratti sono sfumati.
orecchio sempre teso alla società attuale e ai nuovi sentieri battuti dalla fantascienza di matrice anglo-americana.
Il modern weird, che annovera fra i suoi esponenti autori come Laird Barron o il canadese Simon Strantzas, invece è caratterizzato da una cifra narrativa più legata alle atmosfere e alle tematiche del weird classico, sulla scia della tradizione lovecraftiana.
Non mi piacciono troppo le categorizzazioni o le divisioni di genere, per questo mi trovo male a fare questo tipo di suddivisioni, però se pensiamo anche a uno scrittore come Thomas Ligotti – Il Saggiatore ha pubblicato recentemente “Teatro Grottesco”, consigliatissimo – e alle sue derive di orrore metafisico, credo che ci si possa fare un’idea che cosa sia attualmente il modern weird.
Edizioni Hypnos – Contatti
Sito: http://www.edizionihypnos.com/
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Twitter: https://twitter.com/EdizioniHypnos
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