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Storie dalla quarantena, Parte II: Giocare a Time Commando Oggi

Ci sono giochi che, per qualche motivo, ti restano dentro.

Ricordo bene tutti i miei CD per il computer, spesso masterizzati: Sonic, Corsari, POD Gold, Unreal Tournament, Silver, Heart of Darkness, e tutti gli altri… adesso stanno prendendo polvere nella mia cameretta d’infanzia insieme ad altri sogni abbandonati.

Ogni tanto succede però che riesca a ripescarli in digitale – i giochi si intende, non i sogni – grazie a GOG o Steam, e non riesco proprio a resistere.

Di Time Commando avevo già parlato qui, quella che non avevo raccontato era la storia dietro.

Ci giocai la prima volta alle elementari (Wikipedia mi ricorda che è uscito nel 1996) a casa di uno di quegli amici che pensi che frequenterai per sempre ma che in realtà perdi di vista dopo il passaggio alla scuola media.

Aveva un PC stellare per l’epoca, un sacco di giochi e spesso dopo scuola mi fermavo da lui. Uno dei nostri prediletti era, per l’appunto, Time Commando del quale giocavamo i livelli in ordine sparso, visto che lui millantava di averlo finito.

Time Commando è un gioco che ti porta a spasso per 7 “ere”: preistoria, Roma Imperiale, Giappone Feudale, Medioevo, Conquistadores, West, “Modern War” (prima e seconda insieme, perché sì), Futuro e “Virus” – e se mi state per dire che Virus non è un’epoca, be’, nessuno qui è Alessandro Barbero. 

 

Sì.

Comunque, in teoria c’era anche una storia, ma nemmeno questo è molto importante.

L’unica cosa che davvero mi colpii da bambino fu: viaggiamo nel tempo e usiamo tutte le armi dell’epoca.

No, non tu.

Me lo feci regalare, e iniziai a giocarci: primo secondo terzo livello, al tempo non c’erano le guide e i tutorial e non sapevi cosa aspettarti.

Il domani.

Arrivai al futuro, che secondo il mio amico era il livello finale, lo completai e scoprii la presenza di un livello successivo, al quale si poteva accedere solo buttandosi nello spazio con la tuta da astronauta.

Trionfo.

Però, perché c’è sempre un però, l’ultimo livello era troppo difficile per me, e dopo un bel po’ di tentativi lo mollai.

Fine della storia.

…..

….

..

.

O forse no?

Sono passati anni ma finalmente, grazie a GOG e a una quarantena dovuta a un virus che ha sterminato buona parte dell’umanità, ma nemmeno questo è importante e comunque continuo a non essere Barbero… dicevamo, che dopo eoni SONO FINALMENTE RIUSCITO A FINIRE QUEL DANNATO LIVELLO!

SEEEEEEEEEEEE

Mi vengono le convulsioni se provo a giocare a Time Commando oggi?

Fattore nostalgia escluso, la grafica regge decentemente se si pensa che il gioco ha 25 anni. Quel che è impietoso sono i controlli, totalmente inefficaci e disegnati da un sadico (motivo principale della difficoltà dell’ultimo livello).

Ammetto che, al netto di tutto, me la sono comunque goduta.
L’idea viaggiamo nel tempo e usiamo tutte le armi dell’epoca era figa nel 1996 ed è figa oggi. A livello di concept, il gioco resta validissimo e un buon remake non ci starebbe male.

 

Storie dalla quarantena, Parte II: Giocare a Time Commando Oggi
Silwe37

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