Ok, il primo episodio è andato. Certo, ha fatto scintille, ma si sa… Tutti i pilot son così: devono creare aspettative, farti venire la voglia di proseguire la serie, presentare tutto un intero mondo in 40 minuti. La vera sfida inizia con il secondo episodio. Bisogna mantenere le attese, buttare giù una trama decente, approfondire personaggi che nel pilot sono soltanto abbozzati. Insomma, non è un lavoro facile.
OnizuhaMa questa seconda puntata di Gotham, intitolata “Selina Kyle“, ce l’ha fatta.
Come si può capire già dal titolo, un ruolo importante nella storia lo giocherà la nostra gattara preferita, la Selina Kyle che per tutto il pilot non aveva spiccicato nemmeno una parola, rimanendo spettatrice silente di tutto ciò che accadeva. In questo episodio invece, il personaggio è approfondito a dovere: certo, rimane ancora il mistero sulle sue origini, sulla sua storia, ma le viene dato un carattere, viene mostrato come questa bambina abbia fatto della strada la sua casa, adattandocisi e imparando ad amarla, con tutto ciò che ne consegue (difendersi dagli altri, e tutta quella storia dell‘homo homini lupus di Hobbesiana memoria).
Continua egregiamente, invece, la caratterizzazione del Pinguino, vero coprotagonista della serie insieme ad un Jim Gordon ancora non pervenuto a livello di trama (insomma, tutto ruota intorno a lui che non sa come raccapezzarsi). Il buon Oswal Copplebot si sta trovando in mezzo ad una lotta di potere dovuta alla morte degli Wayne (ok non fare spoiler, ma questo concedetemelo!) tra le più grandi famiglie mafiose di Gotham: i Falcone, i Maroni e Fish Money, e sembra che voglia giocare il ruolo della scheggia impazzita e rovinare un po’ la festa a tutti. Vendetta? Opportunismo? Pazzia? Chissà.
E nonostante la comparsa all’orizzonte di un villain di recente nascita fumettistica, e di una trama secondaria a lui legata, sembra proprio che il vero leit motiv di questa prima stagione sarà proprio (o almeno, lo spero), la ricerca di un equilibrio che con l’uccisione degli Wayne è venuto totalmente a mancare, specialmente se quest’uccisione è stata orchestrata da qualcuno.
Un vero giallo noir d’altri tempi, ampliamente rafforzato da una Gotham realizzata ad opera d’arte, che con le sue atmosfere anni venti incornicia a dovere il telefilm.
Personalmente la seconda puntata di Gotham mi ha colpito più della prima; forse perchè è un pò meno presente il personaggio di Bullok, che finora trovo alquanto insopportabile o perchè hanno iniziato a dare spazio a Selina Kyle (ma che ragazzina tenera che hanno trovato, non credete?)
Comunque l´ho guardata con piacere, non accorgendomi del tempo che passava. Senza starvi a raccontare la trama, vi voglio solo dire le cose che ho notato di più: anche stavolta gli sceneggiatori ci hanno mostrato la corruzione della città, soprattutto tramite la presentazione del sindaco che abbiamo visto un pò più da vicino… mi è venuto da pensare a come farà Gordon a ripulire, almeno un pò, l´ambiente della polizia (cosa che penso riuscirà a fare alla fine).Altre riflessioni che mi sono venute in mente sui singoli personaggi sono, ad esempio, quanto ci stiano azzeccando col Pinguino che vediamo cadere sempre più in basso ma allo stesso tempo acquistare una sempre maggiore sicurezza in se stesso (si riesce proprio a vedere il percorso intrapreso per diventare l´incredibile carogna che conosciamo dai comics). L´unica nota dolente, credo solo a mio parere però, è Alfred… forse sono io ad essere troppo affezzionata alla sua versione della serie animata, sempre con la palpebra mezza calata, da maggiordomo in vero stile british che nulla poteva sconvolgere, ma questo incazzoso irlandese che tra poco gli azzecca una sberla al signorino Bruce, proprio non riesce ad andarmi giù… ma tantè !
In conclusione… guardatela!!!