“Non sono bella… piaccio!”

Un film strano

Sì, strano perché, a ben guardare, la pellicola di Whedon ha tutto al posto giusto; storia: certo, le minchiate ci sono e qualche forzatura si nota pure, ma tutto è assolutamente sotto i livelli di guardia. La vicenda scorre via liscia e si lascia apprezzare senza che eccessivi punti interrogativi spuntino sopra la vostra testa.
Personaggi: la formazione, nonostante si sia infoltita, è gestita in modo decisamente più convincente rispetto al primo episodio. Non si tratta più di un Iron Man and his bitches ma di un film corale, in cui ogni vendicatore riesce a trovare una propria dimensione e che, addirittura, fa brillare anche figure secondarie come Clint Barton (Hawkeye/Becco di falco). 
Dialoghi: il lato da sempre più curato e apprezzato delle produzioni Whedon e Age of Ultron non difetta assolutamente da questo punto di vista; pipponi zero e battute incisive, anche se alla lunga la ricerca della frase ad effetto costante tende a stancare.
Antagonista: Ultron c’è, ci si può lamentare poco. Si tratta di una versione assolutamente rispettosa dell’originale e pure trattata in modo cinematograficamente intelligente. Può piacere o meno ma Ultron è quella cosa lì.
Sono ruoli anche piacevoli, tutto sommato.
Eppure?!?
Eppure a questa seconda uscita degli eroi più cool del mondo manca qualcosa; si avverte la mancanza di quel guizzo, quell’indefinibile pulsione viscerale che trasformava gli occhi di tutti gli spettatori del primo Avengers in quelli di un bimbo perennemente entusiasta del mondo.
Dire che il film ci prova a ripetere la performance e anche in più modi: Hulk vs Gundam (Hulkbuster per gli amici), la spassosa querelle legata al martello di Thor, le notevoli combo fra i diversi membri della squadra. Ma la magia proprio non vuole ripetersi.
Intendiamoci, Age of Ultron resta un film complessivamente riuscito e assolutamente godibile, ma si posiziona un gradino sotto rispetto al suo predecessore e a Captain America: The Winter Soldier.
Che poi, chiacchiere a parte, per me si poteva anche concludere quando Thor colpisce con una martellata tonante lo scudo di Cap al vibranio, generando un’onda d’urto. A quel punto mi consideravo già un uomo soddisfatto.

Avengers 2? Un “nì”

Il film è bello… però, non so: c’era comunque qualcosa che non andava.
Il che è abbastanza strano, visto che le mie aspettative della vigilia sono state quasi tutte rispettate: volevo meno battutine a raffica ed in effetti sono dosate meglio (con tanto di momenti da “no, no, aspetta! L’ha detto davvero?”), volevo più Shield ed in effetti c’è, non compaiono (giustamente) gli attori della serie TV ma ci vengono date parecchie risposte… forse pure troppe, visto che in 15 minuti ci viene sputtanata una delle sottotrame della serie.
Volevo che la questione Scarlet/Quicksilver (che, sottolineo, non vengono mai chiamati così ma semplicemente “Wanda” e “Pietro” o “i Maximoff”) non fosse gestita ad minchiam, e in effetti sono riusciti a cavarsela semplicemente non gestendola. Sono due tizi che hanno dei poteri perché… boh, e quindi avendoli li usano.

Stop. Di loro sappiamo solo che sono orfani (e sì, questo hanno tenuto a sottolinearlo) ma riescono a farcelo bastare. Sono due bei personaggi che nel film non sfigurano.

Volevo che il film non fosse IronMancentrico e non lo è, cosa per niente facile visto che i personaggi sono veramente tanti. Bene, bravi, avanti così.
Quindi? Che cosa c’era che non andava?
Non lo so.

Non riesco a metterlo a fuoco… in fondo lo sapevamo tutti che questo doveva essere un film di transizione (ecco, magari avrei voluto che finisse con un po’ di scazzo tra Captain America e Iron Man, in modo da fare da intro a Civil War – anche se il pretesto per l’atto di registrazione dei supereroi nel film l’hanno messo, a dire il vero).
Forse è proprio questo il difetto principale del film: tutti (o meglio, tutti i gli spettatori un po’ più “nerd” e informati) sapevano che non dovevano aspettarsi granché, perché il gran finale si concentrerà su altro (Thanos, botte galattiche, gemme del coso, lì… infinito), e qualche scelta finisce per diventare, di conseguenza, un po’ telefonata.

In ogni caso, Age of Ultron resta un buon film, meritevole del prezzo del biglietto: potrebbe, ma non si applica direbbe la maestra.

Avengers: Age of Ultron – La Recensione
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