Finalmente l’attesta è giunta al termine: già da qualche giorno, nonostante le feste, in tutte le edicole si trova il numero 16 di Papernik Appgrade, quello che contiene il primo episodio della saga “universo PK”.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, si tratta di una miniserie (di non si sa quanti episodi – credo 5, ma non ho trovato conferme ufficiali) scritta da Tito Faraci che ha alla base la seguente domana: cosa sarebbe successo se, ad affrontare i nuovi nemici ed i problemi di PKNA, ci fosse stato “soltanto” Paperinik?
Un vero e proprio what-if all’americana insomma, stile Terra 2 o Ultimate Universe: l’episodio occuperà, ogni mese, lo spazio della storia inedita del contenitore “Paperinik Appgrade” (che, un po’ come il vecchio Mega 2000, contiene appunto un inedito e tot vecchie storie riproposte) a partire dal numero 16, cioè quello di Gennaio.
Bene, ora passiamo alla recensione vera e propria… la prima nota positiva è senz’altro data dagli editoriali che accompagnano la storia: sono molto ben fatti, sia l’introduzione di Valentina De Poli (che se non erro è anche direttrice di Topolino) che l’intervista a Faraci. Sono fatti apposta per non far sentiti spaesati i cosiddetti “nuovi lettori”, ovvero quelli che PKNA non l’hanno mai visto e non sanno cos’è e cosa è stato: non credo sia il caso dei lettori di questo blog, quindi non mi soffermerò oltre – complimenti comunque perchè sono davvero esaurienti (forse ai limiti dello spoiler).
Per quanto riguarda la storia in sè… devo dire che, prima di leggerla, non sapevo cosa aspettarmi. Cioè, sapevo in linea di massima di cosa si trattava ma non riuscivo ad inquadrare bene il concetto di “minserie”: mi immaginavo o uno sproposito di episodi da una decina di pagine l’uno stile “papero del mistero” oppure delle storie vere e proprie, con cadenza più sporadica, stile “i mercoledì di Pippo” per intenderci. In realtà a quanto pare si tratta di una via di mezzo: la storia è composta da una 20ina di tavole (che è grossomodo nella media delle storie odierne, che sono leggermente più corte di quelle di una volta) e gli episodi che ripeto dovrebbero essere 5 verranno pubblicati nei prossimi numeri della rivista. Quindi, agli occhi di un lettore “anziano” (credo che un 26enne possa definirsi così) la storia appare un po’ breve, ma i ragazzini che abitualmente comprano Topolino non dovrebbero notarlo.
La trama è sviluppata bene. Senza addentrarsi in spoiler, gli evroniani attaccano la terra in modo pressochè identico a come accade in PKNA #0, tanto che anche alcune vignette sono palesi citazioni di quelle originali (cosa che l’editoriale non manca di far notare ai “nuovi lettori”); solo che, stavolta, a Paperopoli non c’è nessuna Ducklair Tower! In questa “dimensione parallela” non c’è nessuna intelligenza artificiale ad aiutare il nostro eroe che si troverà ad affrontare la nuova minaccia senza Pikar, senza scudo extransformer e sopratutto senza i soldi di Everett Ducklair. Come farà? Il suo marchingegnere di fiducia (cioè Archimede) riuscirà ad aiutarlo?
Bè, qui non posso scrivere oltre senza svelare come si svolge la storia: aggiungo solo che il riferimento all’universo parallelo non è solo un concetto espresso negli editoriali, per far capire a tutti cos’era PKNA, cosìè un what-if eccetera: è proprio un’idea che viene esposta all’interno della storia, come parte integrante della trama. Mi aspetto quindi che quando entrerà in scena il razziatore (se mai arriverà…) ci sia perlomeno qualche citazione dell’altronave…
Comunque, consiglio a tutti i vecchi fan di PKNA di seguire questa saga perchè, sono sicuro, vi piacerà. E poi Faraci stesso, nell’intervista specifica che questo progetto è un’altra cosa, niente a che fare col vero ritorno di PKNA, a cui stanno lavorando…
L’ha ribloggato su Daken from Vault 101.