C’è stato un momento in cui tutto il mondo si è fermato, ha trattenuto il respiro e ha detto:«lo voglio».
È stato nel 1999 quando un gruppo di visionari giapponesi ha creato il più grande supereroe di tutti i tempi: Pepsiman.
Ma procediamo con ordine.

«Shut up and take my money» è l’unica cosa che potete rispondere alla vista di questo gioco.

Il design eccessivamente meraviglioso è opera del disegnatore Canadese Travist Charest in un’imprecisata data a metà anni novanta per conto della Pepsi che lo usò come mascotte in Giappone; questo personaggio fu incluso come special-character in un gioco per Sega-Saturn del 1996, Fighting Vipers, descritto come avente lo speciale potere di far passare la sete a chiunque.

Pepsiman NON PUÒ perdere.

Nel 1999 lo studio nipponico di videogiochi KID decise che un simile eroe non poteva non avere un proprio titolo sensazionale e così creo il più grande videogioco di tutti i tempi.
La trama non importa a nessuno, in ogni caso consisterebbe nel portare sollievo agli assetati recuperando lattine di Pepsi sparse nel mondo.
Per il resto il sistema di gioco come tutte le cose migliori è semplicissimo: il protagonista corre sempre in avanti senza sosta saltando, o scivolando sotto, vari tipi di ostacoli che gli si prospettano davanti, fino a che non raggiunge un distributore di Pepsi dove dissetarsi e completare così il livello.

Ovviamente la difficoltà aumenta di stage in stage, alla fine ci ritroveremo non più a raccogliere lattine ma a scappare da una mega Pepsi gigante che rotola senza controllo alle nostre spalle.

Perché una lattina di Pepsi dovrebbe uccidere la propria mascotte? Perché è il gioco più bello di tutti i tempi.

La vera forza di questo gioco però non sta nell’avere il personaggio più fico di sempre come protagonista o nel gameplay semplice e spassoso, ma nella colonna sonora.
Ora, fin qui sono stato ironico ma non scherzo su questo: la colonna sonora di Pepsiman è veramente bella.
Se credete che stia scherzando vi metto qui il link di youtube e decidete voi.

Bene non resta molto altro da dire, giocatelo accidenti!

Ho già detto che amo questo gioco?
Venerdì retro: Pepsiman
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