Grand Theft Auto V è un gran gioco. Un gioco stupendo, sviluppato benissimo e curato nei minimi dettagli. Un progetto ambizioso nato da menti da sempre abituate a progetti ambiziosi: quelle di Rockstar Games.
Trattandosi di una saga il paragone coi capitoli precedenti è d’obbligo e, come per ogni saga del resto, il capitolo migliore non è né questo né Vice City, o tantomeno San Andreas… il migliore è il nostro preferito. Punto.

The World is Yours

Resta da dire che questo gioco raccoglieva un’eredità pesantissima e, non ha voluto adagiarsi sui propri allori: Rockstar ha investito cifre mai viste per un videogioco, ha lavorato in modi mai pensati prima per un videogame e, ha sfornato qualcosa di mai visto: qualcosa di next-gen.

Quindi la domanda sorge spontanea: perché pubblicare un gioco palesemente pensato e sviluppato per la next generation su una consolle old generation? Perché fare questo quando le nuove consolle (PS4 e Xbox One) erano già in commercio – seppure da molto poco – ?
La risposta è tutta qui: Marketing.

Lascia i soldi e scappa

Gta V è stato il gioco mondialmente più venduto di tutti i tempi, e con questa nuova uscita lo sarà ancora di più senza dubbio. Ma come è stato possibile? Semplice: i possessori di Playstation3 rappresentavano la Old-Gen, e non avrebbero aspettato l’acquisto di una nuova consolle per giocare allo stesso gioco se lo scotto da pagare fosse stato una grafica peggiore; quindi a perderci sarebbero stati in due: Sony e Rockstar. Perché? Perché la old-gen sarebbe rimasta con la PS3 (facendo del male alle vendite della PS4 e quindi alla Sony) e in più avrebbe costretto Rockstar a pubblicare sia versioni PS3 che PS4 in numeri casuali perdendo molti soldi sia per le copie invendute di entrambe le consolle sia per il costo di sviluppo di due versioni alternative contemporaneamente.
Così Rockstar ha deciso prima di pubblicare il titolo solo per PS3, facendo così felice la old-gen e permettendo alla stessa di passare alla PS4 con più calma – con l’illusione quindi di essere liberi nella scelta di questo passaggio – e promettendo alla new-gen al prezzo di una piccola attesa di dare anche a loro il gioco, che però avrebbe avuto oltre alla fin troppo ovvia miglioria grafica altre novità succulente.
Quindi alla fine ci hanno guadagnato tutti? No.

Ovviamente a prenderla in quel posto siamo noi giocatori, e non ci vuole un genio a capirlo: La Rockstar pagando un risibile extra (risibile se si confronta col costo di GTA V per PS3) ha sviluppato due volte lo stesso gioco vendendolo come due giochi diversi.
Sì perché lo sforzo titanico del team di programmatori è innegabile e evidente fin dalle prime schermate, ma non ci sono tutti gli altri costi, quali: il concept, gli sceneggiatori, i curatori dei dialoghi, i doppiatori, i curatori grafici… e tante altri miliardi di piccole inezie necessarie nello sviluppo di un nuovo gioco.
Perché non veniamo a prenderci per il culo: GTA V per PS3 è lo stesso identico gioco di GTA V per PS4.
Cioè, cosa c’è di diverso? La possibilità di giocare in prima persona? Nooooo, ma davvero? Dopo un anno di attesa l’incredibile cambiamento sarebbe il passaggio da un punto di vista a un altro? Ah no, c’è il pad che cambia colore a seconda dell’omino che selezioniamo, fiuuu, meno male. Ero preoccupato che fosse tutto qui.
Veramente signori: non prendiamoci per il culo.
GTA V è un gioco bellisimo e merita tutti e 58 gli euro che costa. Ma non merita di essere comprato due volte.

La gente non si sbagli: non odio Rockstar e Sony per essere avide. Primo, perché lo sono sempre state, e secondo, perché sono aziende, e devono pensare soprattutto a fare soldi.
La Rockstar mi ha regalato alcuni fra i titoli più belli della storia dl videogioco, quindi è totalmente ridicolo muovere l’accusa: “pensate solo ai soldi”. No, Rockstar ha passione per il proprio lavoro, e sforna di continuo prodotti eccezionali e all’avanguardia, come questo GTA V, e sottolineo questo, per questo sì che è next generation (non quello per PS3 che di next-gen puzzava e basta).
Però nello spazio di tempo in cui Ubisoft – per citare la concorrenza – ha sfornato un nuovo prodotto, tra l’altro completamente diverso dal precedente come giocabilità, Rockstar si è limitata a riprogrammare un gioco già fatto; un po’ come quando te aspetti il sequel di un film che ti è piaciuto tanto e dopo un anno al cinema invece del nuovo capitolo trovi la versione Director’s Cut.
Cioè, mi prendete per il culo o cosa?

Per concludere: Rockstar avrebbe dovuto fare questo gioco solo per PS4. Dal punto di vista del marketing avrebbe guadagnato la metà, ma avrebbe evitato di prendere per il culo il mondo intero.

Ma tanto chi se ne frega, non è l’Italia che è fatta di pecoroni, è il mondo intero. E a nessuno importa di queste piccolezze, come a nessuno importa di questo articolo, per fortuna.

Per completezza ecco l’elenco delle novità di questa versione rispetto alla vecchia:

  • Possibilità di passare dalla terza alla prima persona in qualsiasi momento del gioco. Alla guida come a piedi.
  • Pad che si illumina con un colore diverso per ogni personaggio selezionato
  • Pad che imita il lampeggiante delle volanti della polizia quando siete inseguiti
  • Quando rispondete al telefono la conversazione «esce» dal pad, così da ricreare l’effetto telefonata
  • la modalità online è meno buggata e con il passaggio alla prima persona potete anche buttare via la vostra nuova copia di Call of Duty o di Far Cry, perché tanto è la stessa cosa

 

Ps: Non sperateci neanche: non esiste nessuno sconto per chi aveva già comprato quello per PS3 e voleva (follemente) riprenderlo per PS4. Per il resto auguro a chi non l’aveva ancora giocato di divertirsi, perché in tal caso merita davvero.

Gta V per Ps4: ottimo marketing, pessimo gioco
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