Per chi è cresciuto tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 l’infanzia è stata costellata di eroi d’azione, di come oggi non se ne vedono più.
Eroi e film che avevamo dimenticato ma che in questo decennio (che sono sicuro i posteri chiameranno “l’era dei remake”) sono tornati a popolare gli schermi di tutto il mondo, con rivisitazioni più o meno riuscite.
Viene quindi naturale un confronto tra le due versioni: confronto che, complice anche l’effetto nostalgia, è quasi sempre vinto dall’originale…
… quasi sempre.
Perchè nel film (anzi, nei film) di oggi, secondo me, il remake del 2014 batte alla grande il classico anni ’80. Sto parlando di
RoboCop
Io non sono un critico cinematografico nè un esperto di cinema… lo dico sempre ma è meglio ribadirlo ogni volta – ed ora che abbiamo messo le cose in chiaro, un po’ di introduzione:
RoboCop è la storia di un poliziotto che, dopo aver subito ferite mortali, viene trasformato in un cyborg freddo e privo di sentimenti programmato per far rispettare la legge ad ogni costo.
Immagino che il primo soggetto di RoboCop non debba essere stato molto diverso da questo, ed in effetti c’è poco altro da dire riguardo la trama che, anche nel remake, è rimasta sostanzialmente la stessa. Ma analizziamo subito i punti di forza (e quelli deboli) delle due versioni
L’originale è il classico film d’azione anni ’80, in cui si parla poco, si pensa ancora meno e si spara un casino.
Effetti speciali in passo-uno, uccisioni al limite dello splatter, battute che fanno cagare (RoboCop: parte uomo, parte macchina, tutto poliziotto): non gli manca proprio nulla…
Oh, non fraintendetemi, il film è bello. Anzi, ha vinto anche l’Oscar per il miglior montaggio sonoro nell’88, oltre che una miriade di altri premi.
Il remake non vuole discosarsi troppo dal primo – come già detto, la trama di fondo è la stessa, con solo qualche piccola differenza nelle modalità (qui il protagonista viene ferito in un’esplosione, di là viene giustiziato ad esempio).
La differenza sostanziale con l’originale sta nel tema di fondo del film: mentre nell’altro era una critica alla società americana (un tantinello fascista, in effetti) ed alle megacorporazioni senza scrupoli, nelle rivisitazione odierna si tende più a focalizzare l’attenzione sui personaggi: che fine ha fatto la famiglia dell’agente Murpy? Come reagisce alla sua trasformazione in cyborg?
Nella versione del 2014 la moglie di RoboCop è protagonista – nell’originale, mi pare che venga giusto accenato che “ha una moglie” e poi basta. Guardando il remake ti viene da chiederti quanto ancora di umano c’è in RoboCop, se la sua parte umana prevarrà sulla programmazione, se l’anima è più forte del programma, la vita più forte del freddo metallo.
Nell’originale invece non ci sono dubbi, l’agente Murphy è morto: quello che cammina è poco più che un cadavere animato, una sorta di moderno mostro di Frankenstein, con dei “blocchi” inseriti nella sua programmazione che porteranno inevitabilmente a dei conflitti che il protagonista dovrà riuscire a superare, strizzando così l’occhio ad Asimov ed alle sue leggi della robotica.
Conclusione? Io la mia opinione ve l’ho già detta, per me – nonostante tutto – vince il remake.
E voi che ne pensate?
Pessimo! …personalmente il remake non mi è piaciuto, o meglio, può essere passabile, se te lo guardi comodamente a casa senza spendere la ragguardevole cifra di otto euri per andare a vederlo al cinema e se su gli altri canali non programmano nulla di più interessante. Io rimango amante dell’originale e sinceramente Hollywood ha scartavetrato i cosidetti con questi remake, rebot, rifacimenti ecc.ecc. sembra che negli ultimi anni non sappiano fare altro! E ora attendiamoci il remake di Mad Max
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