Tempo fa, quando questo blog non esisteva ancora, scrissi un bell’articolo su quanto sarebbe bello avere alcuni accessori classici della letteratura cyberpunk, ma non mi ero certo immaginato una cosa come questa…
La notizia è qualche giorno fa: sembra che motorola abbia brevettato una sorta di “tatuaggio” (in realtà è più probabile che sia un qualche tipo di roba adesiva, di certo non una cosa indelebile) elettronico da applicare al collo di una persona in modo da funzionare come microfono (accoppiato via bluetooth ad un telefono).
Il suddetto microfono dovrebbe avere una qualità eccezionale visto che si baserebbe sulle vibrazioni della gola dell’utente, quindi sarebbe totalmente immune a disturbi esterni, rumori, l’ambulanza che passa, il figlio che urla, ecc ecc…
… ovviamente è solo un brevetto: il fatto che sia stato registrato non implica affatto che verrà mai commercializzato o addirittura realizzato – però già il fatto che qualcuno ci abbia pensato, vuol dire che in alcuni casi la realtà supera davvero la fantasia.
Come nel caso dell’altra proposta di Motorola, la pillola (contenente un circuito attivato dagli elettroliti degli acidi dello stomaco) che, una volta ingerita, spara un segnale a 16 bit utilizzabile come autenticazione al posto delle classiche password. O quella del tatuaggio – password. Proposte fantascientifiche, ma che forse apriranno la strada a chissà quali nuove innovazioni… nella speranza che siano meno invasive degli innesti che si immaginavano gli scrittori cyberpunk negli anni ’80