Bentornati alla rubrica Le Oscure Trame! La rubrica da voi più amata oggi vi presenta un eroe della nostra infanzia: l’Ispettore Coliandro!
*Rumori nel Backstage*
– Silwe, ma anche no.
– Ma…ma a me piace Coliandro.
– Ma cosa è?!!? Senti, già lo leggono in cinque questo blog, potresti parlare di qualcosa anche solo vagamente in grado di produrre più visualizzazioni del sito della regione Molise? Grazie.
– Ok, ok. Proviamo con questo, allora.
Senza sigla.
Wikipedia scelgo te!
Gadget è un ispettore della polizia di Metro City. Le sue missioni lo portano spesso in luoghi strani ed esotici, senza dare spiegazione di come un crimine commesso dall’altra parte del globo possa interessare alla polizia di Metro City, facendolo perciò assomigliare di più ad un agente segreto. Anche se ci sono alcune rare eccezioni, ogni singolo episodio della prima stagione segue una trama standard con poche piccole variazioni.
Be’, in effetti le puntate del cartone (che ricordiamo era di produzione franco-canadese-americana, per non farci mancare nulla) seguivano sempre lo stesso schema:
– Gadget è da qualche parte con la famiglia.
– Gli viene assegnata dal suo boss Quimby (di solito mascherato) una missione segreta, tramite un messaggio che si autodistrugge ( e Tom non dice nulla, esatto).
– Gadget non ci capisce una mazza ma se la sente tantissimo.
Il personaggio è fortemente ispirato all’ispettore Clouseau della Pantera Rosa, e come lui aveva due bei baffetti nel pilot. Baffetti poi rimossi per evitare conseguenze legali:
– Il caso viene risolto da sua nipote, Penny, aiutata dal suo cane, Brain (inspirato invece a Scooby-Doo)
– Gadget porta a casa la pelle in qualche modo con, appunto, l’aiuto dei suoi gadget (AH-AH). Questi rispondono all’ordine “Hop-Hop-Gadget”, anche se spesso esce un gadget diverso da quello chiamato.
Il cattivo principale (e unico vero fil rouge della serie) è Dr. Claw/Boss Artiglio, capo dell’organizzazione MAD; sempre mostrato di spalle, davanti ad un monitor nel suo vecchio castello, intento ad accarezzare il gatto e vedere i suoi piani di conquista del mondo sventati da Gadget. Ovviamente è la parodia del celebre Ernst Stavro Blofeld, arcinemico di 007, anche conosciuto come “Dr. Male“.
La serie consta di due stagioni e 86 episodi, ed è stata realizzata nel 1983 da Andy Heyward, Jean Chalopin e Bruno Bianchi. Nel 1999 ne è stato anche ricavato un film, talmente brutto che probabilmente finirà nella rubrica Svuota Cestino.
Ma come finiva il cartone?
La prima serie, come detto, segue sempre la stessa trama con il cattivone di turno (ovviamente ingaggiato dal gatto del Dr. Claw) che viene arrestato senza mai fare più ritorno nelle altre puntate. La seconda stagione invece è composta da minicicli di tre episodi, dove spesso Boss Artiglio cerca di sconfiggere il suo nemico giurato, da solo. In questa serie la gadget-family viene spostata in una casa-gadget e all’ispettore viene affiancato un sidekick:
Ma il nostro eroe riuscirà a far trionfare la giustizia? Verrà svelato il mistero del Dr. Claw?
Forse da Kazzenger ma di sicuro non nella serie.
Il cartone non rivela praticamente nulla e l’ultima puntata segue lo stesso schema delle altre. Non si hanno informazioni né sul vero nome dell’Ispettore Gadget, né sulle sue origini. Si sa solo che i gadget gli sono forniti dall’inventore Von Slickstein. Non viene neanche spiegata l’origine dell’acronimo dell’organizzazione MAD, anche se su internet circolano le ipotesi di Malevolent Agency of Destruction e Mean And Dirty (con propensione per la prima).
E Boss Artiglio? Dopo l’ultima puntata sono circolate le più strane teorie, fra le quali che fosse il capo di Gadget (il boss Quimby, teoria dai più accreditata) o Gadget stesso, vittima di uno sdoppiamento. Così, sei anni dopo la fine del cartone, fu rilasciata la sua action figures:
Con il volto coperto! Sì, perché se avessi voluto vedere il vero viso del boss, avresti dovuto comprare il giocattolo.
E quindi?
Non c’era nessun mistero, il Boss era un personaggio inedito mai visto nella saga.
Nel 1995 esce E piccolo, è bionico, è sempre Gadget, una sorta di ispettore bambino, mentre nel 2009 fa la sua comparsa la serie Gadget e gadgettini e…scusate un attimo.
*Sempre il Backstage di prima*
– Dai, ma che nomi sono? I Gadgettini?!!?
– Maremma laida! Un articolo devi finire; nessuno ti ha chiesto di pensare. Avanti, scrivi del reboot e festa finita.
Uff..Va bene. Per il 2015 è stata annunciata una nuova serie del nostro ispettore ma questa volta in…no ma cosa è questa…
Senti, la prossima volta non mi fregate più: io l’articolo lo faccio su Coliandro.
Hop-Hop-Gadget!!!
P.S. Ringraziamo per le info: http://nexttime-gadget.blogspot.it/
The Gadgetinis series was released in 2002, actually.
…oh, and thanks for crediting and linking to my site. 🙂
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