Come da tradizione ecco, in ritardissimo, la recensione multipla del cine-comic del momento: Man of Steel!

Poster

Silwe37

Innanzitutto scusate il ritardo. Se queste recensioni escono ora é solo colpa mia.
Detto cio, mi viene da pensa che ci sia qualcosa di irrazionale nella mia pigrizia legata a questo articolo, non so… magari il fatto che il personaggio di superman mi abbia sempre fatto schifo: l’unico superman che mi sia mai piaciuto fu il superman elettrico, moolto anni ’90 che fondamentalmente di superman aveva poco e sul quale prima o poi dovro decidermi a fare un articolo.
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Bene dopo questa inutile prefazione, faccio un’altra inutile prefazione: non mi piace Nolan. Io sono per i film marvel, e credo che se fai un supereroe troppo serio quello perda di forza. Il batman nolaniano é fondamentalmente un tizio in tuta SWAT con la perversione di mettersi le orecchie e il mantello.
Ok, parliamo di “man of steel” prima che stacchiate la connessione.
Il film nel complesso funziona: grandissimi effetti speciali (distruggono mezzo mondo infondo), attori scelti bene (mi é piaciuto molto Kevin kostner o come diavolo si scrive) e una storia che più o meno regge, con le solite forzature (é normale che nessuno abbia pensato di abbandonare kripton prima che esplodesse? cioé, tutti sanno che il tizio che vola é Clark Kent?). Ho MOLTO apprezzato che nel film non esistesse la seconda identità e il lato fantascentifico, che lo ha reso un po’ diverso dai predecessori. Ma soprattutto che si tenti di rielaborare il personaggio.
Cosa non mi é piaciuto?
Mah, innanzitutto il fatto che sa un po’ di già visto: il protagonista che vaga e ricorda (batman begins) la litigata prima della morte della figura paterna (uomo ragno) lui che salva la vita a quello che conosce la sua identità (the dark night). detto cio, mi aspettavo una lettura più approfondita dell’uomo e dei suoi tormenti, vista la presentazione del film.
Insomma, la DC ha rebootato uno dei suoi personaggi di punta, ha fatto un buon compitino ma é lontana dalle vette marveliane.
Gli diamo la sufficienza.
PS
é di questi giorni la notizia del crossover Batman/superman: a me sembra avventato e forzato, la marvel prima di unire i suoi personaggi ha preparato il terreno…vedremo. io resto perplesso.

Marco

Il film mi è piaciuto. Non nel modo in cui mi aspettavo, ma mi è piaciuto. Premetto che non sono mai stato (e probabilmente mai sarò) un grande fan di Superman, ma questo reboot del personaggio, come hanno già detto gli altri prima di me, è ben riuscito: dà un tono diverso al personaggio, più adulto. Serve a far cambiare idea a quelli che dicono “Supes è una merda perchè è troppo forte, vince sempre”; è un personaggio di una certa complessità invece, e il film la coglie alla perfezione. Ed è pure bello da vedere: distruzione ma non fine a se stessa, effetti speciali non esagerati e combattimenti belli ma non assurdi (per dire, niente stunt improbabili, pallottole rallentate e mosse di kung-fu a caso).

Hanno pure resistito dall’inserire troppi riferimenti, nella pellicola si vedono giusto un paio di volte i marchi della Luthor Corporation e delle industrie Wayne (quest’ultimo proprio da fermo immagine, se non si sa dove guardare è impossibile vederlo).

Se devo dirla tutta a me era piaciuto pure Superman Retourns (con tutti i suoi difetti) e forse sarei stato contento anche se questo non fosse stato un reboot, ma hanno comunque fatto bene. La Marvel ha creato una continuity cinematografica molto ben strutturata (anche se lungi dall’esser completa, vedi wolverine e spiderman che continuano a fare film a sè) e in casa DC dovevano darsi una mossa; non si può campare di solo Batman e dare una svecchiata all’altro personaggio di punta, Superman, era la cosa più naturale.

Già perchè in fondo io, al contrario di Silwe37, sono per i supereroi “seri”. Ok la battutina stile film Marvel/Disney ogni tanto ci sta bene, ma volerla infilare sempre e di continuo alla lunga stufa: la direzione che la Warner/DC sta prendendo con Man of Steel è proprio quella opposta; si cerca realismo (o meglio, pseudo-realismo) e si vogliono creare personaggi veri, non macchiette; persone, non maschere – e la cosa è paradossale, perchè gli eroi “classici” DC sono proprio questo, delle “maschere” (nel senso teatrale del termine). Per questo è ancora più difficile farlo. Secondo me è proprio in quest’ottica che Metropolis (città di Superman ma che ovviamente non esiste nel mondo reale) non viene mai citata esplicitamente, si vede giusto scritta su un radar dell’esercito per qualche secondo.

È una strada difficile quella di dare realismo a ciò che, per sua stessa natura, non lo ha (i supereroi). È come camminare su una lama di rasoio, si rischia sempre di farsi male ma se ci riescono, sarà un successone.

Bene, ora veniamo ai difetti del film: a parte la colonna sonora un po’ anonima, ho trovato un paio di buchi di sceneggiatura che non sono riuscito a spiegarmi:

– Il primo, il più grosso: PERCHÈ Zod e i suoi rapiscono anche Lois? A che gli serve? La sua presenza sull’astronave non è giustificabile in nessun modo, se non come espediente narrativo per liberare Clark. E non è che ci capita per caso, se la vanno proprio a cercare…

– Com’è possibile che Clark non abbia mai visto la navicella nascosta sotto il fienile? Ci è vissuto accanto vent’anni, non ha mai sparato la vista a raggi x in quella direzione?

– La “chiavetta usb” che contiene la copia di Jor-El: Lois mica l’aveva ripresa dall’astronave… e allora come fa ad averla quando deve attivare il motore della navicella di Clark? (nota: ho scoperto successivamente che in una scena tagliata del dvd si vedrà appunto Lois che prende la chiavetta)

Comunque nel complesso ripeto, bel film. Gli dò 6, ma con la riserva di aumentarlo se i semi piantati qui verranno cresciuti bene nei prossimi film.

E con “i semi piantati” intendo anche la capsula/sarcofago vuota nell’astronave che si vede a metà film… che ci sia un altro kryptoniano in giro? C’è già chi pensa ad una certa Kara… potrebbe essere uno spunto per il prossimo Superman/Batman, no?

Man of Steel – la recensione
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2 pensieri su “Man of Steel – la recensione

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