L’estate vuole letture agili, esplosive e divertenti, Barracuda risponde a tutti questi requisiti.

Se vi siete già innamorati è tutto normale.

Forse vi è saltato agli occhi quel “Punisher Presents”, beh non è lì per caso. Barracuda, per gli amici ‘Cuda, è nato proprio sulle pagine del Punitore e dalla mente malata dell’irlandese Garth Ennis – e chi sennò?

Un assaggio di ciò che vi aspetta

Se conoscete Ennis sapete già a cosa andate incontro: iperviolenza, cinismo, humour nero e tanto, tantissimo divertimento. Lasciate quindi che vi introduca il personaggio, per chi non lo conoscesse ancora.

«Perché io sono Barracuda.
Una cosa che la maggior parte degli stronzi capiscono quando è troppo tardi, sai?»

Barracuda

 

Il negro in questione (non sono io a essere razzista, è ‘Cuda a voler essere chiamto così) è una bestia disumanamente enorme, con una passione viscerale per le armi e per i pompini; un uomo senza codice morale alcuno e che pensa esclusivamente al proprio profitto personale. Barracuda non è altro che un semplice mercenario, ma un mercenario molto bravo e pericoloso che darà molto filo da torcere a Frank Castle. Ennis ha strutturato la saga di Barracuda in due parti, più una terza che in realtà sarebbe uno spin-off ed è proprio quella che vi invito a leggere oggi. Nel primo arco il Punitore affronta una compagnia energetica che agisce illegalmente sul mercato azionario, una cosa un po’ insolita per questo personaggio quasi esclusivamente dedito alla malavita newyorkese, durante questo scontro Frank fa la brutale conoscenza di ‘Cuda, un sicario assoldato dal nemico per ucciderlo (in questo ricorda molto Il Russo di Bentornato Frank). Alla fine Castle sembra avere la meglio e il simpatico negrone sembra invece morire. Nello spin-off, che si piazza quindi nel mezzo della saga, scopriamo invece che il nostro omone è duro a morire più o meno quanto il Vigilante col teschio sul petto. Durante Punisher presents: Barracuda assistiamo al tentativo del mercenario di guadagnare una cifra adeguata per potersi vendicare di Frank Castle, l’unico uomo che lo abbia battuto. In questo nome il Punitore non comparirà mai, nemmeno in un cammeo random, e noi ci perderemo tra i bicipiti di Vulvy, il pizzetto di Leopoldo Luna, le mega tette rifatte della signora Luna, e simpatizzeremo per il giovane «Emo». Del resto della storia non vi dirò altro perché è troppo divertente per non essere letta. Sappiate solo che questo numero anticipa lo scontro finale fra il temibile predatore marino e il dispensatore di giustizia privata più famoso d’America, per cui se vi importa solo di seguire la serie regolare del Punitore questa storia è totalmente ininfluente. Ma vi perdereste una storia davvero divertente; l’ho già detto, lo so, ma è veramente uno spasso. La storia la potete trovare sia nei volumi Grandi Saghe, che come 100% Marvel. Personalmente vi consiglio il volume grandi saghe, così beccate pure “La lunga e fredda notte”, il capitolo conclusivo della trilogia di ‘Cuda. Buone ferie Nerdozzi!

I Consigli del Martedì: Barracuda!
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