Settembre è finalmente arrivato. Riprende la scuola, l’università, quella cosa che inizia con la L (eh sì, noi autori siamo talmente scanzafatiche che non riusciamo a dire la parola tutta intera… vi do un aiuto, finisce per …avoro), ma riprende anche la rubrica più letta da personaggi di spicco del mondo nerd quali Roberto Recchioni, Milly Carlucci, Grant Morrison e Maurizio Costanzo. Sto parlando, ovviamente, dei Consigli del Martedì, che con oggi riprenderanno la loro cadenza fissa settimanale.
Quando ce ne ricordiamo e non tappiamo il buco con un consiglio del mercoledì, ovviamente.
Ed iniziamo subito con il botto, parlando di TRILLIUM.
Il consiglio di questa settimana è abbastanza particolare: la miniserie infatti è, per ora, inedita in Italia ed il volume che raccoglie tutti e 8 i numeri della serie è uscito nemmeno un mese fa negli USA.
Ma cosa mi ha spinto a preordinarlo e ad immergermi nella lettura di questo capovaloro in lingua originale? Forse la sua candidatura agli Eisner Awards 2014? Forse il fatto che l’autore sia Jeff Lemire, colui che ha risollevato le sorti della testata di Freccia Verde negli USA? In parte sì.
In parte però a spingermi all’acquisto è stato anche il periodo d’oro che sta vivendo in questo periodo l’etichetta Vertigo (che, per chi non lo sapesse, è l’etichetta “satellite” della DC comics per le storie più mature): The Wake di Snyder (altro futuro Consiglio, e la prima parte è già pubblicata in Italiano), FBP: Federal Bureu of Physics (di prossima pubblicazione), American Vampire… Sono tutti titoli che stanno entrando di prepotenza nel panorama dei fumetti di successo, e questo Trillium non è da meno.
Il pretesto (si badi bene, non la storia ma il pretesto) è quello di un futuro “molto molto lontano”, in cui il pianeta Terra e buona parte dei terrestri sono stati sterminati da un virus intelligente. Un’ultima colonia, su un desolato pianeta, sta cercando la cura di questo virus, e sembra trovarlo nel fiore chiamato Trillium; deve solo prenderlo alla popolazione locale, e questo è il compito della scienziata Nika Temsmith.
Il pretesto (si badi bene, non la storia ma il pretesto) è anche quello di un passato non molto passato. William Pike, reduce della prima guerra mondiale, deve scacciare i propri demoni personali, e decide di intraprendere un viaggio in sud America per rivivere quel brivido da cui, volente o nolente, è rimasto dipendete nella guerra.
La storia, invece, è la storia d’amore tra questi due personaggi, che s’incontreranno tramite la magia che regola questo ed altri mondi, di cui il fiore Trillium sembra essere in qualche modo il rappresentante: un amore che supera il tempo, lo spazio, e le storie personali dei personaggi di contorno, semplici spettatori di questa narrazione.
Una storia d’amore non solo rappresentata narrativamente, ma anche graficamente: le tavole spezzate a metà per mostrarti contemporaneamente cosa succede ai due personaggi, i continui cambi di punto di vista nel racconto della storia, servono soltanto a far capire come i due siano collegati ad un livello “più alto”.
Ma basta. Raccontarvi di più sarebbe troppo: fiondatevi dal vostro fumettaro/sitointernet/giornalaio di fiducia e fatevi spedire questo capolavoro. Ne sarà valsa la pensa.
Consiglio della Nerd Experience!
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