Buon Venerdì a tutti e ben ritrovati!
Volevo inaugurare il ritorno di “Venerdì retro” mantenendo una promessa che avevo fatto nell’ultimo mio articolo di questa rubrica (che potete trovare qui).
Parliamo quindi di nuovo di PSX, console piena di giochi fantastici di cui molti purtroppo sono rimasti semi-sconosciuti, altri non sono mai stati troppo apprezzati.
Il gioco di cui vorrei parlare appartiene ad entrambe le categorie, ma a parer mio non se lo merita affatto…
“Tombi”, gioco del 1997 prodotto dalla famosissima software house giapponese “Whoopee Camp”(?), è rimasto sempre in un angolo rispetto ai colossi della console (nonostante fosse stato inserito in quel famoso CD di demo di cui ho parlato nell’articolo su Kula World), tanto da non riuscire a diventare un Platinum che, come sappiamo (vero che lo sappiamo???), è il riconoscimento dato ad un gioco che abbia venduto numerose copie (nel caso specifico di PSX, almeno 400.000 in tutto il mondo entro sei mesi).
Il nostro protagonista (che gentilmente offre il suo nome al gioco) è un ragazzo selvaggio dai capelli rosa che vive su un isola con suo nonno. Quando quest’ultimo muore, lascia in eredità al nipote un bracciale d’oro che un bel giorno gli viene rubato: Tombi parte quindi subito alla ricerca dei ladri di turno per recuperare il maltolto, ma poi scoprirà che dietro c’è una situazione più grande che mette a rischio l’incolumità dell’isola stessa, quindi deciderà di intervenire personalmente a risolvere il tutto (anche perchè è il protagonista, che figura da cioccolataio ci farebbe a rifiutare?).
Ma chi saranno questi temibili ladri che, oltre a derubare un bravo ragazzo come Tombi, si permettono di minacciare l’isola? Signori e signore: eccoli!
No davvero, non ridete, sono dei maiali…
Questi maiali non sono abbastanza fighi per conquistare l’isola da soli: infatti sono i servitori di sette Maiali Cattivi (che scritto con le maiuscole gli da un briciolo di serietà in più), stregoni che hanno lanciato svariate maledizioni sull’isola e che possono essere sconfitti solo imprigionandoli nei “Sacchi del Maiale”, che non sono quelli dove il macellaio mette la carne ma oggetti magici che ci permetteranno di teletrasportarci nei loro antri ed imprigionarli.
Cioè, un oggetto che ti permette di apparire a casa di qualcuno e fargli il culo, LO VOGLIO SUBITO E “SHUT UP AND TAKE MY MONEY”!!!
Ok….dicevamo? ah si, il gameplay…
Il gameplay di Tombi può essere tranquillamente classificato come un platform in 2D (renderizzato in 3D), ma con forti influenze GDR: avremo infatti diversi oggetti/equipaggiamenti per pompare il nostro personaggio, i punti esperienza, le fasi in cui dovremo parlare con tutti e la presenza di quest secondarie (non necessarie quindi al completamento del gioco), consultabili insieme a quelle principali nel classico menù GDR-oso (statistiche, zaino ecc…)
A proposito di quest: ACCIDENTI A CHI HA FATTO LA TRADUZIONE ITALIANA DI QUESTO GIOCO, PER L’AMOR DI DIO!!!!
Vi spiego: ogni volta che si innescherà l’inizio di un quest, vedremo in sovraimpressione il titolo della suddetta, quando la finiremo vedremo una scritta che ci avviserà che l’abbiamo completata.
Questa è la schermata in inglese:
Questa è quella in italiano:
Si dai, andiamo su Google Translate e scriviamo “CLEAR” , troviamo “CANCELLA” come risultato e mettiamolo pure nel gioco senza chiedersi nemmeno se contestualmente ha un senso…
Devo ammettere che però, dopo l’incazzatura iniziale, alla fine la prendi anche a ridere.
Tornando a noi, le fasi platformiche saranno presenti anche negli scontri con i 7 nan…ehm, maiali, che consisteranno in breve nel classico “salta-schiva-colpisci il nemico N volte” già visto e rivisto nella maggior parte dei giochi di quel genere.
Per la longevità, altra nota positiva: questo gioco è veramente lungo ed ha una difficoltà molto bilanciata, considerando che si imparerà a giocare in tre secondi grazie ai comandi (almeno a parer mio) molto intuitivi.
La grafica colorata e pulita e delle canzoni orecchiabili e giuste per le location visitate aiutano molto a godersi questo piccolo capolavoro della casa sconosciuta “Whoopie Camp”.
In sintesi: vi consiglio di giocarci? Assolutamente si: io sono ovviamente condizionato dal fattore nostalgia, avendoci giocato molto ai tempi, ma voi potreste comunque scoprire un ottimo retrogame!
Per oggi è tutto, a presto.
Ah giusto, dimenticavo, eccovi un video dei primi dieci minuti circa di gioco:
Pingback:Venerdì retro: Kula World
Per me da piccolo era “il gioco di quello coi capelli rosa che rotola sui maiali con lo yoyo” [traduzione letterale dal sanscrito di Tombi].
Piccola nota curiosa: in giapponese invece che Tombi, hanno chiamato il protagonista (e di conseguenza il gioco) Tomba. Con la A finale. Tipo Alberto (no, non che la parola “alberto” finisca con la A eh, ma Alberto Tomba…ma ce lo vedete alberto tomba con lo yoyo che rotola sui maiali e si porta in giro i pulcini infilandoseli in bocca?! Io si.).