“Adesso il verde scatta, me lo sento.”

Se manca poco all’arrivo al cinema del Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, il rilancio fumettistico del personaggio ha fatto la sua comparsa già da qualche mese sugli scaffali americani e, dalla scorsa settimana, pure su quelli italiani.
Riusciranno Jason Aaron (testi) e Chris Bachalo (disegni), artefici all’ottima gestione di Wolverine and The X-Men, a dare nuovo lustro allo Stregone Supremo?

A giudicare da questi primi cinque albi (raccolti nel primo volume anglofono), almeno da un punto di vista qualitativo, la risposta sembrerebbe affermativa.

Every punch comes with a cost.

L’intento di Aaron è chiaro: proporre a ogni lettore un ideale starting point, puntando tutto sull’identità del personaggio.

Il ritmo è indiavolato: Strange ha a che fare con mostri cannibali, ragazze con fauci sulla testa che vomitano germi mistici, alieni tecnorganici, mondi paralleli e diverse altre problemi decisamente weird. La vita del protagonista è un coacervo di situazioni strambe che rischiano di consumarlo (letteralmente).

Lo sceneggiatore riesce a dare un’interpretazione del personaggio rispettosa della tradizione, conservando il senso di stupore e la voglia di stupire attraverso soluzioni anche volutamente esagerate, ma con uno stile moderno e dei dialoghi dinamici.

Per quanto concerne l’intreccio principale, lo sceneggiatore si affida a uno spunto di base già testato sulle serie di Thor e Ghost Rider

Nonostante questo e grazie a un sapiente lavoro di artigianato narrativo in cui tutti gli elementi vengono dosati nelle giuste dosi, Way of the Weird risulta avvincente,  vantando inoltre risvolti non propriamente scontati e un cliffhanger finale che lascia la voglia matta di leggere il prossimo volume.

Ogni forma di decompressione narrativa è messa al bando; pur mettendo spesso alla prova la volontà di Strange, non si opta mai per toni troppo cupi o intimisti.
Lo Stregone è un eroe avventuroso, conscio del sul ruolo e pronto a tutto per salvare la giornata, costi quel che costi.

Crish Bachalo e Tim Townsend (chine) sono gli interpreti perfetti dei testi di Aaron: ogni tavola trabocca di elementi da ammirare, in un tripudio di mostriciattoli e stramberie, senza che la leggibilità venga minimamente intaccata.
Il dinamismo del tratto di Bachalo si presta bene alla resa di un’azione adrenalinica e all’immersione nella storia. A completare il tutto una paletta cromatica enormemente variegata, con tinte forti a caratterizzare le diverse creature aliene, culminanti in pirotecniche esplosioni di colore.

Doctor Strange – Way of the Weird è un ottimo punto di partenza per ogni lettore.
Una storia d’avventura ben narrata e disegnata, con un protagonista degnamente caratterizzata.
Non troverete uno stravolgimento delle caratteristiche tipiche del personaggio, ma piuttosto una consapevole espressione delle stesse in una veste moderna e accattivante.

Quindi, per quanto riguarda la versione a fumetti, buona la prima; adesso vediamo se, sul grande schermo, Cumberbatch riuscirà a essere altrettanto convincente.

“Doc, ma una cazzo di Enjoy, ogni tanto, no?”
I Consigli del Martedì: Doctor Strange – Way of the Weird

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