Voglio iniziare questo articolo sperando che non sia necessario spiegare a nessuno chi sia Joe Dever: in ogni caso, per i più giovani ed ignoranti, dovrebbe bastarvi sapere che Dever è l’autore della più grande saga di librigame mai esistita: Lupo Solitario.
Cos’è un librogame? Chi è Lupo Solitario?
Avete presente le storie a bivi di Topolino? Ecco uguali, ma sono libri. Non so come spiegarvelo meglio, quindi lascerò fare a wikipedia
Un libro-gioco o anche librogame è un’opera narrativa che invece di essere letta linearmente dall’inizio alla fine presenta alcune possibili alternative mediante l’uso di paragrafi o pagine numerate. Lettori diversi (o la stessa persona in occasione di una rilettura) potranno compiere scelte diverse e ciò condizionerà lo svolgimento e la fine della trama. Questo genere fu principalmente popolare negli anni ottanta.
Quindi sì, sono un po’ gli antenati dei videogiochi e ovviamente noi che siamo vecchi dentro (e stiamo cominciando a diventarlo anche fuori) ne sentiamo tantissimo la mancanza!
In particolare sentiamo la mancanza di Lupo Solitaro, protagonista di una saga di librogame fantasy lunga ben 29 volumi e, di fatto, l’emblema stesso dei librogame.
Ma il tempo passa, il media si evolve ed i librogame non esistono (quasi) più da almeno un paio di decenni, quindi… che si fa?
La tecnologia moderna ci viene incontro offrendoci una app – gioco per cellulare, Joe Dever’s Lone Wolf – disponibile per android e ios, che consiglio caldamente a tutti (in realtà il gioco c’è anche su steam, ma non ho mai provato la versione PC quindi non ne parlerò).
Premessa – è un po’ cara, e capisco che non ve la sentiate di prenderla così, a scatola chiusa, ma vi assicuro che vale ogni centesimo!
Il gioco funziona esattamente come i vecchi librogame: un’avventura che si snoda di paragrafo in paragrafo, con una storia che cambia in conseguenza delle nostre scelte.
La schermate sono pagine di un libro, da leggere e da sfogliare (a proposito: l’ho già detto che il gioco è interamente in italiano?) e non mancano di tanto in tanto illustrazioni e mappe che aiutano l’immersione del giocatore.
La differenza più grande con i vecchi librogame è il sistema di combattimento: mentre nei libri si procedeva estraendo una serie di numeri casuali da una tabella o con un dado, qui il combattimento è in tempo reale, con un sistema anche abbastanza difficile da padroneggiare. Vincere un combattimento al primo tentativo non è scontato, ma una volta che si è presa la mano con il sistema di gestione dei turni, la ghiera delle azioni e le barre di energia scorre tutto abbastanza velocemente.

L’avventura è totalmente originale e pur non essendo narrata in nessuno dei libri della serie, si mantiene su ottimi livelli qualitativi e farà la felicità di tutti gli appassionati.
In conclusione possiamo dire che Joe Dever’s Lone Wolf è un titolo che punta sicuramente a una solida nicchia di nostalgici, facendo leva su un mondo di produzioni ormai scomparse, ma vista l’ottima realizzazione potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa anche per chi non ha passato l’infanzia sulle pagine delle storie originali.