Si lo sappiamo, il film è uscito già da una 15ina di giorni ma volevamo aspettare di averlo visto tutti prima di pubblicare una recensione. Dopo aver discusso se la si debba definire realizzata a 4 o a 8 mani (dato che alcuni di noi per scrivere sulla tastiera usano 2 mani mentre altri una) abbiamo scritto ognuno le nostre impressioni… eccole qua!
Partiamo dalla base: a me Iron man 3 è piaciuto.
Non è forse questo quello che importa di una recensione?
Detto ciò…mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Un amaro che avevo sperimentato da non molto. E, ripensandoci, mi ha ricordato il recente Batman: the dark knight rises.
Se dovessi riassumerli direi “ansia da prestazione”: i due film più acclamati dalla critica devono chiudere il cerchio, devono essere spettacolari, originali, con tanti personaggi. E alla fine del film resta un po’ di tristezza, perché senti che non è stato possibile approfondire tutto.
E se nel caso del pipistrello la parola d’ordine era “dark”, in Iron Man III la parola d’ordine è “ridere”. Cercare sempre la gag (risparmi commenti sull’influenza disney! Consiglio però la recensione di ortolani http://leortola.wordpress.com/2013/04/24/iron-man-3-la-recensione/) e la situazione buffa, forzando la mano. Anche il magnifico RDJ, vero motivo di successo della saga, si trova così a dover esagerare in ogni momento, perdendo la spontaneità del primo capitolo.
Detto questo, il film è molto piacevole, amo gli inizi veloci e le trame lunghe con colpi di scena. Il combattimento finale, oltre a far vendere molti pupazzetti, è davvero ben curato e in generale la recitazione è su buoni livelli, nonostante Potts. Un termosifone.
Concludendo, il film non è ai livelli di Avengers (a mio avviso il migliore della serie!) ma comunque nella Top 5 dei Marvel film. Unica grande pecca, la scena dopo i titoli di coda: mi aspettavo che il primo film della fase due dei film Marvel desse un’imbeccata per i prossimi kolossal, invece è solo fine a se stessa. Unicum fin’ora.
…e diciamolo, gli eiffel 65 in apertura gonfiano il mio orgoglio italiano!
Mah. Questa è la prima cosa che ho pensato alla fine nel film… in fondo è stato un film carino, godibile, divertente – che fa il suo lavoro, insomma. Però non posso fare a meno di ritenermi un po’ deluso… alla fine si tratta solo di un film d’azione leggero (il tentativo di dargli un po’ di spessore con la questione attacchi di panico fallisce miseramente quando Tony inizia a sparare battute 2 secondi dopo una crisi) ma è inutile nascondersi dietro ad un dito: non funziona.
Mi spiego meglio – da Iron Man (il primo) e Hulk (il secondo) in poi tutti i film targati Marvel sono stati realizzati in vista del cosiddetto “progetto Avengers“; progetto riuscitissimo tra l’altro, ed è chiaro che una volta partita la cosa nulla di tutto quello che viene dopo può prescindere da esso.
Per fare un paragone… nella trilogia di Nolan si presuppone che Batman sia l’unico supereroe della Terra: se così non fosse “il ritorno del cavaliere oscuro” non funzionerebbe perchè basterebbe fare un fischio verso Metropolis e Superman con 2 soffi congelanti e un po’ di vista a raggi X ti scova la bomba, sgomina tutta l’organizzazione di Bane e ti offre pure il caffè. Questo non succede perchè, appunto, in quell’universo non c’è nessun altro che possa risolvere quel problema se non Batman.
Ecco perchè, secondo me, Iron Man 3 non funziona. È il primo film “post Avengers” e non si sfoza neanche di nasconderlo (anzi, le crisi di panico di Tony sono dovute proprio a quello che è accaduto nel film), c’è uno pseudo Bin Laden che fa esplodere bombe a destra e a manca, minaccia il presidente MA nessuno pensa a chiamare i Vendicatori o per lo meno Capitan America… dal momento che un eroe fa parte di una squadra (e ci hai fatto pure un film sopra) se vuoi renderlo protagonista di una storia in solitario devi spiegare perchè gli altri eroi non intervengono! O gli dai una minaccia “personalizzata” (cioè diretta precisamente a lui, tipo uno che vuole soffiargli le industre Stark) o un cattivo che solo lui può sconfiggere, sennò non va bene! Ed è inutile che poi mi prendi per il culo mettendo nella scena dopo i titoli ***** (censura antispoiler), non fai altro che peggiorare le cose!
Altra cosa che mi ha fatto proprio incacchiare: minchia, sei Iron Man ma possibile che tu non riesca a farti un’armatura decente dico una che funziona? Nel primo film ok, l’avevi appena fatta. Nel secondo ok, avevi il problema dell’alimentatore. Ma cavolo, non puoi fare tutti i film che si basano sullo stesso concetto, ovvero “potrei avere un’armatura fichissima che risolverebbe tutto in un attimo ma guarda caso ho avuto una sfiga proprio 10 minuti fa e non la posso usare al 100%. Funzionava la prima volta, ora ha stufato…
Poi vabè, ci sono altre “forzature logiche” che mi hanno fatto storcere il naso (tipo non ho capito qual’era l’obiettivo finale del cattivo, sembrava volesse conquistare il mondo stile mignolo e prof) ma mi sono dilungato anche troppo, meglio lasciare spazio agli altri.
Concludendo, film godibile ma sono uscito dal cinema soddisfatto solo perchè ho pagato 3€: se ne avessi dovuti sborsare 7 un po’ mi girerebbero le palle…
Sarò breve e coinciso: Iron Man 3 è la più bella trollata cinematografica di sempre.
Whedon con Avengers ha canonizzato lo stile portante dei Marvel Studios: comicità a profusione, dialoghi al fulmicotone e azione costante. Shane Black fa sua questa concezione e la personalizza trasportandola sul proprio terreno di competenza: i buddy-movie.
Iron man 3 è l’episodio apocrifo di Arma letale, il nuovo (stavolta ben fatto) Die Hard, ma soprattutto è un gran bel film d’azione. Mai un momento di noia, mai un calo di ritmo narrativo, mai una battuta fuori posto, e un Tony Stark che non lo uccidi nemmeno se lo ammazzi. In mezzo a tutto questo c’è un gigantesco colpo di scena, un LOL stampato a caratteri cubitali al centro della sceneggiatura, che non risparmia nessuno: spettatori casuali, Marvel zombi, hipster della domenica. Nessuno. Un magnifico dito medio teso nei confronti di chi crede di aver visto tutto e di essere tenuto, pertanto, a odiare tutto.
Iron Man 3 è un film dedicato a tutti quelli che amano divertirsi. Cazzeggio distillato in un contenitore di professionalità.
Iron Man 3 mi ha lasciato la stessa sensazione di quando sei lì che stai facendo sesso con la tua ragazza e pochi secondi prima dell’apice del piacere entra in camera il prete in compagnia della nonna che stanno recitando il rosario.
Non che mi sia successo eh, sia chiaro.
Era il Padre Nostro.
Comunque.
Il film in sé non è male, anzi: è un ottimo film d’intrattenimento/d’azione, che ti fa passare una buona ora e mezza. Il suo problema è il chiamarsi “Iron Man III”, ed avere quindi tutto quel carico d’aspettative addosso: primo film della “Fase 2” della Marvel, primo film dopo quell’orgia nerd dei “Vendicatori” (Dio benedica nei secoli dei secoli quel film), un trailer che presentava un cattivo di Nolaniana memoria come il Mandarino… Insomma, tutte queste cose avevano pompato così tanto questo film che la sensazione del prete e della nonna dopo l’effettiva visione vien da sé.
Molte cose mi son piaciute: l’idea di mostrare Tony come un “meccanico”, e di far quindi capire che alla fine è questo il suo “superpotere”, l’idea degli attacchi di panico, e vi posso assicurare che sono stati resi molto bene (Sì, ci son passato. No, non ho sventato alcuna minaccia aliena).
Altre invece non le ho capite: l’utilizzo in questo modo del mandarino ad esempio (molto più convincente lui nel trailer che il vero cattivo), oppure il continuo riferimento ai vendicatori senza farli mai vedere (capisco che magari vuoi fare un film solo con Iron Man, ma almeno una telefonata in cui Tony dice “Ehy Cap!Ehy Bruce! Lasciate a me ‘sta cosa del Mandarino è una questione privata” la potevi mettere… non ti costava niente, eran 20 secondi, e ci guadagnavi).
In molti poi han criticato il fatto che i nemici eran dei Charmender umanoidi… mah, a me non ha dato poi così fastidio. Insomma dai, il protagonista del film è un tipo che spara razzi di luce dai palmi della sua armatura….
Insomma: voto complessivo 6-, ma non per colpa sua. È un film che si è trovato al posto sbagliato, ma soprattutto al momento sbagliato.
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