5 samurai, tutti uniti lotteremo ed insieme vinceremoooooooooooooooooooooooooooo
Difficile riesca a essere obiettivo quando si parla dei 5 samurai, un cartone che ho amato profondamente da bambino pur non riuscendo mai a vederlo con continuità: non a caso a loro fu dedicato il primissimo post di questo blog, ormai diversi anni fa.
Le regole della rubrica “Le Oscure Trame” ormai le conoscete: prendiamo un cartone di cui tutti conosciamo almeno la trama generale, la riassumiamo (siamo onesti, spesso ricordiamo poco e con gli occhi dei fanciulli) e vi spoileriamo come va a finire la storia.
ATTENZIONE: la saga dei 5 samurai si articola in 39 episodi; una prima serie da 19 puntate e una seconda da 20.
Oggi parleremo della prima, unica e mitica serie.
Ma prima, come da consuetudine di questa rubrica, ripassiamo la sigla:
Brividi.
I cinque samurai (鎧伝サムライトルーパー Yoroiden Samurai Torūpā, lett. “La leggenda delle armature Samurai Trooper”) è un anime televisivo giapponese prodotto dalla Sunrise e dalla Nagoya Television composto da 39 episodi trasmessi in Giappone dal 30 aprile del 1988 al 4 marzo del 1989. In Italia l’anime venne trasmesso per la prima volta nell’aprile 1990 su Italia 7 approdando in seguito anche su altre reti come TMC e Junior Tv. Nonostante in nessun episodio ci sia violenza esplicita o presenza di sangue non è mai andato in onda su reti Mediaset fatta eccezione di Hiro.
Fonte: Wikipedia
In realtà io continuo a pensare che se la serie fosse andata in onda sulle reti Mediaset, avrebbe avuto un successo fenomenale.
La Trama: un giorno a Tokyo (Perché nessuno attacca mai Poggibonsi?) si materializza un castello feudale abitato da uno spirito malvagio, Aragon, insieme ai suoi 4 luogotenenti, I Demoni del Male, e una schiera di simil zombie che si muovono come quelli dei Power Ranger.
L’allegra combriccola Inizia a seminare il terrore, finché non appaiono sulla scena 5 ragazzi, che a seguito di una breve scazzottata, indossano LE ARMATURE.
Notare la poesia: cattivi che arrivano dal nulla, senza un motivo preciso, gli eroi che arrivano dal nulla, senza un motivo preciso e iniziano, senza un motivo preciso, a scazzottarsi.
RIDATEMI GLI ANNI 80.
I Personaggi Principali:
Seguendo uno schema consolidato (vedi Cavalieri dello Zodiaco) Ryo è il capo e in quanto tale il suo colore è il rosso. Ovviamente ha il potere del fuoco e il suo attributo è giustizia (ogni samurai ha una qualità morale, e quando ero un bambino mi gasava molto la cosa).
Wikipedia ci dice che ” La famiglia di Ryo discende da un clan di ninja/Shinobi, ma pochissimo si sa circa la loro storia. La madre di Ryo è morta quando era ancora un bambino. Suo padre è un fotografo professionista.” Onestamente non ho idea da dove dove se lo siano tirato fuori, visto che nel cartone si racconta poco della vita dei personaggi, ma tant’è.
Come animale da compagnia ha una tigre bianca (chi non ce l’ha?), “Fiamma Bianca“, che mi pare di capire sia la reincarnazione di una tigre bianca che aiutava Ariel – la coerenza narrativa non era proprio il punto di forza del cartone. – Ah, da un particolare momento in poi anche la tigre iniziava a vestire un’armatura.
Again, seguendo Sirio il dragone (dovreste conoscerlo tutti, altrimenti), Sami è il secondo in carica, con l’armatura verde. Da segnalare la sua spada, una figata, e la sua dicotomia con Kratos, demone dell’oscurità (vedi sotto.) Anche qui wikipedia propone dettagli strani ma voglio evitare informazioni non confermate. Combatte il male con la sensibilità (giuro).
Shido “della terra”
Ecco, Shido è il personaggio più discusso fra i fan: alcuni lo detestano, altri lo amano. Indubbiamente è quello meglio caratterizzato: impulsivo, irascibile, il primo a buttarsi nella mischia. Un misto fra Yamcha e Raffaello (TMNT). Indossa l’armatura arancione, asimmetrica, e combatte con un bastone scomponibile (un “Naginata convertibile in un Sansetsukon“). Sconfigge il male con la determinazione.
Kimo “del cielo”
Il più sfigato: arco, un elmo del cavolo e capello azzurro. In grado di respirare nello spazio, sarebbe anche potente, ma un capello da puffo e un doppiatore del cavolo l’hanno reso l’Aquaman della situazione.
Combatte il male con la saggezza e indossa l’armatura blu.
Simo “del mare”
Lascio per ultimo il mio Samurai preferito: armatura azzurra, elmo da atlantideo, respira sott’acqua, combatte con un tridente. Attributo: fiducia. Sarà per quella pinna in testa, ma io l’ho sempre adorato. (Anche se li ho adorati un po’ tutti, Kimo escluso) Sconfigge il male con la fiducia.
Colui che sconfisse Harago mille anni fa, non si capisce perché non possa più rifarlo e abbia bisogno dei samurai.
Comunque, è colui che ha creato le armature e scelto i samurai (o le famiglie). In effetti non è una gran spiegazione, ma tant’è. Di solito il suo ruolo è quello di fare i pipponi ai 5 amici.
Ambra e Denny
Semplicemente in questo cartone mancavano una ragazza (che ovviamente flirta con il capo dei samurai) e un ragazzino.
Harago e i Demoni del Male
Eccoci arrivati ai cattivi, da sinistra verso destra: Demon, il capo dei demoni, il figo tenebroso, il bastardone, che combatte con il potere del male (da-da-da-da-daaaaaa).
Quello rosino é Rasta (la sua action figure però è rossa), il demone del’illusione, mentre quello alla sua destra, con l’armatura figa, é Krana, demone del veleno: le sue sei katane compongono un’unica katana allungabile detta “Dente di serpente”. Sulla destra, con due spunzoni sul petto, ecco Kratos, demone dell’oscurità, che per ovvi motivi finisce sempre a pestarsi con Sami, il samurai della luce. Sullo sfondo, ecco il bel faccione di Aragon (o Arago o Harago, lo hanno scritto in tanti modi, resto fedele a come é scritto nei giocattoli) che per quasi tutta la serie si mostra solo cosi, come un gran faccione.
Con l’andare delle puntate, si delinea un po’ la trama (non troppo eh, sia mai):
Mille anni fa nacque Aragon, creato dai sentimenti di odio dell’umanità: ovviamente il suo intento era quello di conquistare il mondo. Trovò però sulla sua strada Ariel, un monaco-guerriero (con il look più sfigato della serie) che riusci a sconfiggerlo,a costo dell’armatura che si fratturò in 9 parti. Tempi dopo, gli spiriti del male ne rubarono 4 (che vennero poi corrotte e date ai 4 demoni) mentre 5 vennero restarono nelle mani di Ariel a di “famiglie meritevoli”, che le tramandarono di generazione in generazione in attesa del ritorno di Aragon.
Nelle 19 puntate, i 5 samurai vengono divisi, pestati,imparan a usare al meglio le loro armature e cosi via, finché non si scopre il vero obbiettivo di Aragon: riassorbire le 9 armature e riacquistare la forma originale. Com’è prevedibile, riesce a radunarle tutto meno quella di Ryo, il rosso; durante lo scontro finale, i Samurai fanno coinvolgere tutto il loro potere in Ryo che in questo modo riesce a evocare l‘Armatura Bianca, distruggere Aragon e salvare il mondo.
L’Armatura Bianca:
Impossibile non ricordare tutta la gadgettistica ispirata alla serie: action figures, zaini, guanti.
In particolare presentavano giunture particolarmente snodabili e notevoli arti in metallo.
Il successo delle statuette è stato tale che qualche anno fa sono state riproposte sul mercato in nuovo formato: “Samurai Troopers Armor Plus”
Rivisto oggi, l’anime di Samurai Trooper fa sorridere: cattivi che attaccano i buoni, cavalieri buoni che difendono il mondo, armature colorate abbinate a diversi valori, amicizia, spirito di sacrificio.
Agli occhi di bambino però tutto questo bastava e certe volte penso sia un peccato non basti più.
BONUS:
Dimenticavo: con ogni giocattolo (non le voglio chiamare action figures!) dei samurai, c’era anche la fascia del personaggio (non ce la faccio, quanti ricordi). Con l’armatura bianca e Aragon erano anche inclusi l’anello del bene e quello del male.
E poi c’era questo, se lo avevi eri un figo assoluto:
Pingback:It's Morphin' Time!