Buona domenica e ben ritrovati con la nostra rubrica “Historia non facit saltus” [blabala rubrica blabla le regole le conoscete blabla roba vecchia blabla amarcord]. Prendendo spunto dalla comparsa di Spider – Man 2009 sulle pagine di Superior Spider- Man, e in vista della serie a lui dedicata che debutterà in america a luglio, abbiamo pensato di farvi un riassunto dell’universo Marvel 2009.
Lo ammetto, questo articolo è uno degli articoli che avevo in mente quando aprimmo il blog…da sempre fan di questa serie (che mi ha portato a immani sacrifici per ricavarne la serie completa in italiano, tipo rovistare nei peggiori scatoloni di Lucca Comics), un po’ per la mia passione per gli universi alternativi, dove gli scrittori hanno più libertà di azione meno legati allo status quo del personaggio (come detto per Batman Beyond) un po’ per le sue tinte mature. Spesso infatti si paragona su internet questa serie all’universo ultimate, ma c’è una gran differenza: il target. Se l’ultimate è un universo ggiovane, il 2099 è un’idea più matura. Ma basta preamboli, cominciamo dall’inizio. Che poi è il futuro.
Il progetto Marvel 2099 (attualmente in continnuity, come detto) nacque nel 1992, con l’idea base di rielaborare dei personaggi della casa delle idee nel futuro, con nuovi comprimari e, per la maggior parte, nuovi nemici. Tutto iniziò con 4 personaggi, Spiderman 2099, Punisher 2099, Dr Doom 2099 e Ravage 2099. Le loro origini in italia furono pubblicate nell’albo 2099 0. I nostri eroi vivevano appunto nel 2099 (ma usano un nuovo calendario, quindi non si sa realmente quando) in un mondo dominato dalle megacorporazioni, dove non ci sono più alieni o eroi e dove i vecchi personaggi sono diventati oggetti di culto, la cui massima forma è la chiesa di Thor. Davvero.
Questi 4 personaggi ebbero un enorme successo (tranne Ravage, ultima creazione di Stan Lee, si proprio lui, che dopo questa lo pensionarono e misero a fare i camei nel film…veramente, Ravage è una delle cose più brutte che abbia mai letto), cosicché la Marvel ebbe la brillante idea di allungare il brodo con l’introduzione degli X-Men 2099, Hulk 2099, Ghost rider 2099 e i Fantastici 4 2099 (che poi sono i nostri finiti nel futuro).
L’inizio della fine: le storie si moltiplicarono e la qualità crollò. Per carità, un paio di idee carine c’erano (tipo Hulk che considerava il mostro verde il vero sè stesso e l’uomo il vero mostro) ma non vennero mai supportate. Serviva uno shock.
E ci fu: dopo 3 anni, nel 1995, Destino conquistò la terra. Parte così la saga “2099 AD”, con Victor presidente alla casa bianca, il Punitore “Ministro delle Punizioni” (parliamone!) e il mondo finalmente sui binari giusti (lo mandiamo al parlamento europeo??), finché le megacorporazioni non riuscirono a rovesciarlo. Saga meravigliosa: Destino in ginocchio, il Punitore braccato e l’Uomo Ragno sempre più solo.
Ma, ahimè, invece di concentrarsi sui personaggi riusciti la marvel decise di portarli un po’ avanti tutti, facendo crollare nuovamente le vendite. AD chiuse e si passò a “2099 World of tomorrow”, stoppata all’ottavo numero (inedita in Italia).
Focus On: Spiderman & Doom 2099
Ragazzi, ho pensato tanto a questo articolo e ho capito che non potevo descrivervi tutto l’universo (anche perchè è veramente frammentario), così ho creduto fosse meglio raccontarvi la storia della serie in generale, e fare poi un bel focus sui due personaggi più famosi e riusciti: Spiderma2099 & Doom 2099.
L’Uomo ragno 2099 (creato dai magici Rick Leonardi e Peter David), al secolo Miguel O’Hara, in realtà è un genetista dell’Alchemax (una delle più grandi megacorporazioni) che, drogato dal suo capo (che poi è il suo vero padre, storia lunga…) per convincerlo a non lasciare l’azienda (evoluzione di Marchionne), tenta il classico esperimento genetico per disintossicarsi («non vorrai mica che viva come un tossico»… si, lo dice davvero). Ovviamente l’esperimanto va male e si tramuta nel nostro nuovo arrampicamuri: forza proporzionale, sensi più veloci, ragnatela organica (in effetti ammettiamolo: che un bimbo di 15 anni costruisca uno congegno spara-ragantele è sempre stato uno dei punti deboli di Spidey) e gli artigli retrattili poi copiati in Superior.
La storia è ben articolata: all’inizio Miguel ha come unico scopo quello di sopravvivere, non facendosi beccare dall’Alchemax ed evitando il collegamento fra l’Uomo ragno e la sua identità civile. Ma una visita a downtown, nelle periferie della città, cambierà molto: Miguel, arrogante “genietto” (le corporazioni prendevano sotto la propria ala i bambini più promettenti già in tenera età, un po’ come nei regimi) scopre che c’è un mondo del quale non si parla abbastanza. Un mondo dove se non paghi non hai né giustizia né copertura sanitaria (ricorda qualcosa?) e si trova a conservare il costume che inizialmente voleva distruggere. Si assiste così alla sua evoluzione in eroe, alle prese con i complessi di inferiorità del fratello, le pazzie della madre e il suo odio verso il padre. O almeno il presunto padre, poichè l’innocente madre si era fatta una bella tresca con Stone, il capo dell’Alchemax (ribadisco, leggete Superior). Quando poi Destino conquisterà tutto, Spidey si troverà davanti a scelte difficili.
Ciò che caratterizza il personaggio è il fatto di non essere politically correct ma piuttosto “cattivo”: augura la morte al padre, mette la madre in una casa di cura, ruba la donna al fratello e ama ripetere “da grandi poteri derivano grandi sensi di colpa“. Ciononostante il nostro eroe sarà un punto di riferimento del suo tempo, mostrando soprattutto che non bisogna essere sempre buoni alla Candy Candy Cap per essere grandi!
Delle storie non vi anticipo altro, se non che incontrerà anche due versioni dei sui più celebri nemici: Goblin e Venom. Miguel incontrerà anche il nostro Peter in un one-shot pubblicato in Italia su Wiz 1 (e citata in Superior):
Il Dottor Destino 2099 (qui ama farsi chiamare solo Doom) è invece stato creato da John Francis Moore e Warren Ellis (il magico). Il grande scrittore gioca bene le sue carte, e non utilizza la solita struttura narrativa “origini e poi combattimenti”: la storia del suo personaggio è nebulosa. Destino si ritrova nel futuro, nella sua vecchia armatura, ma vent’enne e senza cicatrici. Nessuno crede sia l’originale (anche lui ha un vuoto di memoria ) e viene subito preso a calci in culo. Orgoglioso com’è, come poteva accettarlo?
Così Parte la saga del nostro anti-eroe: appoggiato dagli Zefiro (la tribù di zingari di sua madre) riconquisterà la Latveria, per poi capire che se vuole garantirle la pace…dovrà conquistare il mondo! E qui la risposta alla domanda che i fan del personaggio si sono sempre fatti: se riuscisse a diventare re del mondo, si farebbe dare alla testa dal potere?
Secondo Ellis no: diventerebbe un monarca illuminato.
La fine del 2099
E dura spiegare la fine dell’universo 2099, in quanto la frammentazione delle storie (e la pubblicazione disordinata in Italia) ne rendono difficile la comprensione. In pratica, Atlantide attacca la terra, e, non paghi, un meteorite la colpisce: gli eroi si dividono e vanno un po’ a colonnizzare Marte (fra cui Spidey), un po’ nelle ultime terre emerse (fra cui Doom). Si, fine del cavolo.
A questo bisogona aggiunere il one-shot 2099 Manifest Destiny (inedita in italia) e un tentativo di rilancio nel 2004, con altri personaggi (fra cui cito DareDevil, velo pietoso brevettato). Ciò non toglie che questo ‘universo abbia ancora molti fan, specie nei riguardi di Destino e Spider-Man, e che i due personaggi siano stati coltivati negli anni. Non a caso nel 2009 è stata fatta una storia comemorativa…ma anche quella saltabile.
Spidey 2099, oltre ad essere un costume alternativo di tutti i giochi dell’Uomo Ragno (ed essere protagonista del videogioco Shattered dimension) è stato ospite fisso per un certo periodo degli Exiles (ma non ve lo consiglio, inoltre è collocato in un universo parallelo, non è in continuity), ha fatto diverse apparizioni e citazioni in Spider-Man ed ora è tornato nelle pagine di Superior. Doom invece è stato riciclato nella saga “Ragnarok Now” edita in Uncanny Avengers, ma ammetto che non l’ho ancora letta quindi mi esimo dal gudicare.
Tiriamo le fila: La saga 2099 fu un’idea favolosa, non supportata sempre da scrittori e disegnatori all’altezza, e collassata per colpa dell’eccessiva frammentazione dei titoli. Il cyber-punk à la Blade Runner si fondeva bene con delle scene all’Arancia Meccanica, e le linee guida erano veramente ben strutturate.
Se volete recuperare la saga armatevi di pazienza e cercatela in inglese, ma sarà difficile. Io personalmente vi consiglio di riprendervi i due volumi di Spiderman 2099 (qui e qui) e il volume completo con tutte le storie di Doom 2099… e si, io l’ho regalato a Giocatoresingolo per il suo compleanno. Sono un buon amico.
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