Dopo il grande successo della Storia del Game Boy oggi bissiamo raccontandovi la storia di tutte le console nintendo: in un momento pieno di Virtual Console, emulatori ed operazioni nostalgia, fa bene fare il punto della situazione.
NB: Da questo elenco sono escluse le console portatili e tutti gli aggeggi mai usciti in Europa.
1983 – Nintendo Entertainment System (NES)
Uscita nel 1983 in Giappone con il nome Family Computer – Famicon, e nel 1986 nel resto del globo (ok, per amor di verità nel 1985 negli USA). 8 bit, ha lanciato due serie che ancora oggi reggono la baracca: Super Mario (i cui primi 3 titoli hanno venduto complessivamente 70 milioni di copie) e Zelda (10 milioni i primi due titoli).
Con 62 milioni di pezzi é stata la console più venduta della sua generazione, penetrata così a fondo nell’immaginario che ancora oggi per molti “il Nintendo” è sinonimo di console.
Della prima Console War abbiamo parlato QUI.
Nota: per promuovere il Power Glove, venne fatto un film.
1990 – Super Nintendo Entertainment System (SNES)
Uscito nel 1990 e spinto da Super mario World e Street Fighter 2 il Super Nintendo, coi suoi 16 bit, è una delle console più famose di tutti i tempi. Uscita in Giappone con il nome Super Famicom, è stata recentemente protagonista di una riedizione, il Nintendo Mini SNES.
Vendette 50 milioni di copie, vincendo nettamente la Seconda Console War.
1996 – Nintendo 64 (N64)
Squillino le trombe – il momento nostalgia è arrivato! è il 1997 e la Nintendo realizza i nostri sogni in 64bit con la N64! La console, molto amata e che tutt’oggi va ruba su Ebay e Amazon, perse la battaglia con la contemporanea Play Station 1: su internet i tecnici potranno discutere sulle capacità tecniche, la ram, l’uso della cartuccia invece che del cd per scongiurare la pirateria…ma la verità la racconta Zerocalcare: esclusi i titoli proprietari della grande N, il N64 non aveva giochi decenti. Resta, appunto, nei nostri cuori per Super Mario 64, Mario Kart 64 e Ocarina of Time, riusciti talmente bene da essere ancora oggi metro di paragone.
Menzione speciale per l’intramontabile Pokémon Stadium, che negli anni ’90 dette vita ai nostri amici tascabili.
2001 – GameCube
Siamo arrivati alla sesta generazione e Nintendo sceglie il suo sfidante contro PS2 e la newborn Xbox: nome in codice “project Dolphin” – la Gamecube! Ecco i tanto richiesti cd per i videogiochi, che avrebbero dovuto superare le limitazioni delle cartucce e pure una nuova integrazione col Game Boy Advance. Per ovviare ai difetti del N64, la Nintendo inviò kit di sviluppo a tutte le case programmatrici di videogiochi. Nonostante la cocente sconfitta subita da parte della PS2 di Sony (che grazie alla retrocompatibilità con la PS1 partiva avvantaggiata) ottenne un buon pareggio contro l’Xbox di casa Microsoft, in termini di vendite.
2006 – WII
Con la WII la Nintendo torna alle origini e spara un nuovo sistema rivoluyzionario: un telecomand wireless – adesso si gioca col corpo! Wii è retrocompatibile con i giochi Gamecube, oltre a poterci far giocare con molti titoli del passato (tramite Virtual Console) Si fa un nome come consolle da festa e per il fitness, facendo scuola di marketing creando un nuovo mercato per le console di cui è leader incontrastata (nonostante il tentativo da Redmond di crare l’XBox K-nect9 e lasciando i Xbox e PS4 a lottare nel terreno del competitivo online. Nel 2011 viene sostituita dalla sua evoluzione WiiU, introducendo un gamepad precursore della switch e potenziando il settore “hard gaming”, nel tentativo di riacquistare le simpatie dei giocatori che la consideravano troppo casual.
2017 – Nintendo Switch
Eccoci arrivati ai giorni nostri, con la newborn Switch, di cui abbiamo parlato QUI
Sulle console Nintendo vi sono centinaia di articoli in rete – e la capacità della casa giapponese di rinnovarsi e rinnovare il mercato, spesso creandoselo, é innegabile. Il tallone d’Achille di Nintendo è sempre stato il parco giochi (ciò che ha affossato WiiU – così insigificante da non meritarsi neanche un trafiletto in questo articolo), trainato da Mario, Zelda e Pokémon: fedeli alla loro linea, hanno infatti uscire una Switch con Zelda – Breath of the Wild, capolavoro che se da un lato ha fatto gridare al miracolo, dall’altro ha generato molto timore tra i fan, che temevano uno scarso supporto di terze parti.
Fortunatamente la tendenza non sembra essere confermata: la recente uscita di titoli come Fifa 18, DragonBall Xenoverse e gli immienti Doom, Wolfenstein ed L.A. Noire fanno sperare in un parco titoli più ampio, non limitato solo ai giochi first party. Probabilmente se la Nintendo riuscisse a sviluppare un altro paio di brand proprietari riuscirebbe davvero a sbaragliare la concorrenza: Splatoon è un buon inizio, ed anche il rilancio di Fire Emblem va nella direzione giusta… Ma tanto per il momento noi abbiamo occhi solo per Mario Odyssey!
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